domenica 17 febbraio 2008

L'impero della vergogna

Ogni giorno centomila persone muoiono di fame o per gli effetti immediati della denutrizione e 854 milioni di individui sono gravemente sottoalimentati. Ogni cinque secondi un bambino al di sotto dei 10 anni muore di fame. In un mondo rigurgitante di ricchezze, questo massacro si consuma in una normalità congelata. Non si tratta di fatalitá: dietro ogni vittima c’é un assassino. Le risorse agricole attuali potrebbero soddisfare i bisogni alimentari di dodici miliardi di esseri umani, il doppio della popolazione mondiale. Ma in un ordine planetario che crea isole di ricchezza e deserti di povertá, l’unico obiettivo dei “predatori” è l’ottimizzazione del profitto a danno dei piú deboli. Assistiamo oggi a un movimento di rifeudalizzazione del mondo, che permette alle grandi multinazionali dell'occidente di sfruttare sistematicamente il resto del pianeta. Per poter imporre questo inedito regime in grado di sottomettere i popoli agli interessi delle compagnie private, i nuovi signori dell’impero della vergogna si servono di due straordinarie armi di distruzione di massa: il debito e la fame. Debito che obbliga gli stati alla rinuncia dell’autonomia, fame che costringe i popoli alla perdita della libertà. Cinquecento compagnie private controllano il
52% del prodotto lordo planetario, e dal suo osservatorio privilegiato di relatore dell’ONU per il diritto all’alimentazione, Ziegler ne mette a nudo con chiarezza, passione e rigore i metodi piú subdoli: come si brevetta il vivente, come si spezza la resistenza sindacale e si impone la cultura degli OGM con la forza. Questo é l’impero della vergogna!
Ma il mondo non è ancora privatizzato, esistono forze capaci di resistere ai nuovi padroni. Sindacati, movimenti contadini, organizzazioni non governative possono fermare questa avanzata e dare vita a una nuova società civile transnazionale in grado di garantire una ripartizione più equa delle risorse e di restituire agli esseri umani quella dignità troppo spesso calpestata.

domenica 3 febbraio 2008

Calciopoli una storia infinita.....

Continuano le polemiche sugli "errori" arbitrali nel calcio. Come si fa a credere che dopo Moggiopoli sia finito l'era del calcio malato? Ci sono troppi interessi economici in gioco....Per esempio non ci si affida di proposito alla tecnologia in campo che potrebbe chiarire molte situazioni ambigue...