mercoledì 31 dicembre 2008

Discorso di Capodanno

Dal Blog di Beppe Grillo

"Umanità! Popolo italiano!
Siete tutti in vacanza, siete in ferie, eh? Con la social card, eh! Social Card, due parole inglesi per prendervi per il culo in italiano.
Siete in ferie, ma non lo siete solo voi: è l'Italia che è in ferie. L'Italia va in ferie un mese, riaprirà il 12 gennaio... chissà se riaprirà, l'Italia.
Signori, abbiamo una grande occasione: il 2009 andremo contro un muro, ci sbatteremo una facciata pazzesca ma ci farà svegliare da questo coma e ci farà capire in che situazione siamo.Ci farà solo bene, questo shock. Sarà uno shock traumatico. Siamo tutti nel tunnel, e c'è gente che va in televisione a dire: "bisogna uscire dal tunnel, ci usciremo nel 2010".State nel tunnel! State nel tunnel! Fuori è ancora peggio!
Signori, la democrazia se n'è andata sotto i nostri occhi, i cittadini sono tagliati fuori, cinque persone hanno eletto questo social network di pregiudicati, ruffiani, amici degli amici, avvocati che fanno leggi per gli amici degli amici.
Signori, in Abruzzo il 50% non è andato a votare: è il nostro partito. Lo dicevamo noi di non andare a votare, perché erano elezioni illegali e anticostituzionali. 50% più quello che ha preso Di Pietro: noi siamo la maggioranza del Paese! Loro sono la minoranza, e lo vedi dai loro sguardi: hanno paura.
Noi esportiamo cose meravigliose: prima la pizza, la cultura... adesso esportiamo delinquenti e pregiudicati o presunti tali, in Europa. Ci andranno Del Turco, Bassolino... questa è la grande caratteristica che abbiamo.
Ma il 2009 farà nascere delle cose meravigliose: siamo in guerra, siamo in guerra! Per cortesia, ogni cittadino si deve mettere un elmetto, uscire e farsi la democrazia fai da te! Farsi la sua politica, e voi avete un potere enorme: quello del vostro piccolo portafoglio, come spendere e come non spendere. Io sto seguendo i consigli dello psiconano, che ormai vaneggia sui consumi. Siamo noi, quelli vogliono risparmiare, che creano il delirio dell'economia.
Siamo veramente in un momento strano, in un momento in cui all'asta dei buoni del Tesoro, BTP e CCT, due aste sono andate deserte. C'è qualcosa che non quadra più se i grandi istituti non comprano. Il nostro debito sta salendo, le imprese che chiudono non danno più tasse quindi non ci sarà più reddito per lo Stato. L'IRPEF non la si pagherà, il debito salirà, è già oltre 1700 miliardi e dobbiamo pagare 80 miliardi di euro di interessi all'anno e ci rompiamo i coglioni col lodo Alfano...Lo vediamo dalla faccia di Tremonti, che è un fantasma che si aggira.
Signori questa sarà una grande battaglia, è una grande occasione per cambiare le cose e le cambieremo. Le cambieremo, perché partiremo dal basso con le liste civiche, rovesciamo la piramide. I cittadini entrano nei comuni, creano trasparenza con gli altri cittadini. Dai comuni alle Regioni, poi dalle regioni in Parlamento. Rovesciare la piramide, è questa la nostra battaglia. Però i cittadini devono avere un'informazione corretta, che potete trovare solo sulla Rete, perché i giornali sono ormai una questione del passato.
Non c'è più nulla da trovare nei giornali, la verità non c'è più. Sarà qualcosa di straordin... Ciro! Ciro! Non toccare i sacchetti di sabbia alla finestra! Lascia stare il fucile a pompa! Dicevo... dovete stare sereni.
I giovani mi chiamano, i ragazzi mi chiedono: "che futuro abbiamo?". Ragazzi non preoccupatevi per il futuro: non ce l'avete. Una preoccupazione in meno. Dove andremo a finire? Andremo a finire che cento imprenditori, cento zecche hanno salassato questo sistema.
Questi politici che sono lì da venti, trent'anni. La moglie di Fassino, del globulo, la signora Serafini è trent'anni in politica e non ho capito che cazzo ha fatto in trent'anni. La Carfagna... abbiamo delle cose che ci guardano allucinati da tutto il mondo.
Abbiamo nani... non bastava uno psiconano, ce n'è un altro, Brunetta che è un iPod nano.
Abbiamo cose che non si riescono a capire, siamo nel delirio, nella controtendenza.
Il mondo va verso le energie rinnovabili, Obama parla di rifiuti zero, di rinnovabili e noi parliamo di inceneritori e discariche, di diossina, di tumori.Il mondo va verso le rinnovabili e noi parliamo di nucleare. Il nucleare. Siamo in mano a dei malati di mente, malati di mente: ve l'immaginate una centrale nucleare costruita da Ligresti e controllata da Tronchetti Provera?
Siamo oltre ogni limite, però il 2009 daremo una di quelle facciate, ma una di quelle facciate che sarà la nostra resurrezione. Noi risorgeremo, cari amici, risorgeremo dal basso. Forti, forti con l'elmetto in testa. Lo faremo per noi e se non lo faremo per noi lo faremo per i nostri figli e i nostri nipoti.
Se i cittadini saranno esautorati da qualsiasi diritto... perché le leggi popolari le insabbiano - noi abbiamo fatto una legge popolare per mandare via i pregiudicati, due legislature, voto di preferenza - è nella commissione. Devono decidere se discutere quelle leggi popolari. Quattrocentomila persone sono andate a firmarle. Se non le discutono verremo noi lì, a farvele discutere, ve le discuteremo sulla faccia, vi guarderemo negli occhi.
I cittadini sono tolti da qualsiasi diritto costituzionale, dai referendum alle leggi popolari, alle petizione. Li mandano via dai comuni. I cittadini devono riappropriarsi della democrazia. Quindi buona guerra, buon 2009. State su e soprattutto state sereni! Ciro! Lascia stare i sacchetti!" Beppe Grillo

giovedì 11 dicembre 2008

Questi sono i grandi UOMINI con la U maiuscola......

Il Grande Sciascia divideva gli uomini in 5 categorie: Ommini, mezzi ommini, omminicchi, piglianculo e quaquaraqua. Dopo aver ascoltato il discorso di R.Kennedy sul PIL decidete a quale categoria appartenete.

giovedì 4 dicembre 2008

La truffa delle ricette

Le ordinanze di custodia cautelare - emessa dal gip di Roma Maria Teresa Covatta, su richiesta del procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo - sono state eseguite, ieri mattina, dai carabinieri del Nas di Latina.
A carico dei promotori, Giovanni Maria Serge e Donato Lorenzo Marrone, l'ipotesi di reato di corruzione di medici di famiglia, al fine di ottenere ricette false prescriventi medicinali di fascia «A», a carico del servizio sanitario nazionale, distribuiti da un'azienda farmaceutica con sede legale a Grottaferrata, e con base operativa a Napoli. Si tratta, lo sottolineiamo, solo di ipotesi. Gli indagati, che restano innocenti fino a eventuale sentenza definitiva contraria, hanno dichiarato, tramite i loro avvocati, di essere completamente estranei alla vicenda. I difensori stanno già pensando di presentare, nei prossimi giorni, ricorso al Riesame. Serge, difeso dall'avvocato Paolo Censi, in particolare, sarebbe stato incastrato da alcune intercettazioni telefoniche, ma non sarebbe stato indicato né il medico che avrebbe corrotto, né il numero delle ricette richieste.
L'attività rientra nell'ambito dell'operazione «Apotheke», che ha visto il personale dei Nas, di Roma e Napoli, eseguire 43 ordinanze di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari. I provvedimenti sono stati adottati dopo un'indagine durata due anni, nei confronti di imprenditori e informatori farmaceutici, che avrebbero costituito un'associazione a delinquere finalizzata a truffare il servizio sanitario nazionale. Acquisiti anche importanti riscontri su un vasto traffico illecito di medicinali ad azione stupefacente e anabolizzante. Il titolare partenopeo dell'azienda di Grottaferrata, la ATS srl, Tullio Raimondo Faiella, 48 anni, avrebbe coordinato l'illecito della sua rete di informatori scientifici in tutta Italia. In alcuni casi si sarebbero procurati dai medici corrotti ricette false intestate a ignari assistiti, garantendo una percentuale del 5/10% sul costo del medicinale. I farmaci, rimborsati dal Ssn, sarebbero stati poi rivenduti al mercato nero. In altri avrebbero corrotto, con denaro e offerte di prestazioni sessuali, i medici perché prescrivessero ricette in cui erano indicati i medicinali, anche se non necessari al paziente. Coinvolti 25 promotori scientifici, 28 medici di base, 25 farmacisti, 10 collaboratori e una ragazza con l'incarico di contattare le prostitute. Le indagini hanno accertato anche che l'imprenditore avrebbe alterato il bilancio e lo stato patrimoniale della società emettendo fatturazioni false. L'effettivo ammontare delle truffe ai danni del Ssn potrebbe attestarsi intorno ai 10 milioni di euro.

mercoledì 26 novembre 2008

I rischi nel mangiare carne

Dottor George Clements – “Scienza & Salute”, giugno 1989

“Io non mangerò mai più carne finché il mondo esiste”. I Cor. 8:13.
"L'estrema avversione che alcuni adulti e molti bambini mostrano nei confronti della carne di ogni tipo, è attribuita da Fitch ad una tendenza atavica, cioè alla sopravvivenza dell'istinto primitivo dei nostri antenati preistorici che non mangiavano carne” - (J. H. Kellog, M.D., editore Buona Saluto).
"E' stata notata l'enorme quantità di morti in America dovuta al morbo di Bright. Non ho più dubbi che la dieta ricca di carne rovini i reni, specialmente considerando gli esperimenti dei dr. Newburgh, i quali provano che possiamo, con certezza matematica, produrre il morbo di Bright anche nei topi, mettendoli a dieta con molta carne” - (M. Hindhede, M.D., Commissario della Sanità in Danimarca),

La carne è stata a lungo sospettata di essere un cibo povero. Un'ampia esperienza sta provando che il sospetto è fondato. L'avvertimento di solito era: mangia meno carne. Ora è: non mangiare la carne.
Gli uomini un tempo credevano che la carne fosse necessaria per produrre sangue. Ora è noto che la frutta fresca, le bacche e le verdure forniscono il corpo di materiale migliore di quello che danno le migliori bistecche.

Il brodo di manzo è stato a lungo considerato un valido tonico e stimolante, quasi indispensabile per i malati deboli. Ora è noto che è vero il contrario. Secondo un eminente medico francese, il brodo di manzo è una «vera soluzione di veleni». Il dottor Austin Flint, dei Bellevue Hospital College, uno dei più importanti medici d'America, fece un'analisi chimica dei brodo di manzo, e scoprì che il risultato era praticamente lo stesso di un'analisi dell'urina.
E' inevitabile che sia così, perchè il brodo di manzo, il brodo di carne, il brodo di pollo, il bollito e gli estratti di carne di tutti i tipi sono dei veri e propri tessuti disintegrati, preparati artificialmente, proprio come l'urina, che è composta da tessuti disintegrati, prodotti dal metabolismo dei corpo. Il brodo di manzo, perciò, è un veleno che intossica. Non ha proprietà nutritive; il suo uso non è mai indicato; né ha la capacità di aiutare i malati deboli o i convalescenti.

Bouchard scoprì che aggiungendo la carne nel regime dietetico, la tossicità dell'urina aumentava del 50%, e se la dieta consisteva interamente di carne, la tossicità aumentava dei 400%. Sterling scoprì che mangiare carne aumentava il contenuto di acido urico dell’urina da tre a dieci volte. Alla luce di questo, è da ricordare che l'acido urico, in combinazione con altre tossine, è considerato da molti ricercatori il più attivo di tutte le sostanze che producono le malattie.

Un tempo si supponeva che la carne fosse particolarmente salutare nella cura della tisi. Qualche anno fa un tedesco entusiasta fondò un'istituzione col proposito di nutrire i tisici esclusivamente con la carne, usando principalmente carne cruda. L'iniziativa fallì in sei mesi.
La carne si decompone nel tratto digestivo; il veleno risultante viene assorbito e il sangue contaminato, con risultati disastrosi. Questa è la principale causa che predispone al cancro, alla tisi e ad altri tipi di anormalità.

Gli esami post mortem, fatti in centinaia di casi al Phipps Institute di Philadelphia, hanno dimostrato che l'86% di tutti i malati di tisi avevano anche i reni malati, e in uno stadio abbastanza avanzato. L'indebolimento dei reni è, infatti, fra la cause più comuni di morte nella tubercolosi polmonare. Ed è sempre la carne ad essere in genere responsabile dei morbo di Bright e di altre disfunzioni renali.
"Nella dieta di frutta, noci e verdure, i malati di cancro hanno nelle loro mani i mezzi per liberarsi largamente, se non interamente, dalla paura che accompagna questa terribile malattia. lo l'ho verificato molte volte nella mia esperienza, e nella cura di questa malattia mi si è aperta una porta ancora più ampia da quando ho conosciuto il valore di una dieta simile". (George Biack, M.D.).
“Il cibo animale, l'abuso del quale si fa ogni giorno più grande, non è un cibo in nessun senso, ma un veleno continuo". (Prof. Dr. Huchard).
“Se non fosse per la carne, noi dottori avremmo poco da fare. - (Dr. Allison, esperto in alimentazione).

Per più di un centinaio di anni, i medici ostinatamente sostennero che una dieta composta principalmente di carne, era essenziale per la cura vittoriosa dei diabete. Di questa assurda teoria Trall osserva: “Io non posso qui fare a meno di alludere ad un perfezionato regime dietetico che è stato recentemente proposto dall'Accademia francese di Medicina, e discusso nel giornali di medicina di questo paese, per la cura della malattia chiamata diabete. Questo miglioramento consiste nel nutrire il paziente con la carne di animali carnivori - gatti, cani, volpi, ecc.. E allo stesso scopo di vincere il pregiudizio che la mente o il palato dei paziente potrebbero avere contro l'alimentazione al sangue, si propone poi di condirla abbondantemente con brandy e spezie. Tali scoperte nella scienza medica hanno il potere di portarci indietro nel Medio Evo, piuttosto che condurci a dei risultati utili nel futuro". - (Il corretto cibo dell'uomo).

Ancora abbastanza recentemente era usuale per i medici nutrire i diabetici quasi esclusivamente con la carne. Questa è una ragione per cui questi malati non guariscono mai. I dottori "senza farmaci" hanno provato che, una dieta di carne peggiora la malattia, aumenta la presenza di zucchero nell'urina e, comunque, peggiora lo stato del paziente.

Una dieta di carne magra è stata a lungo considerata benefica nel casi di obesità. Ora è noto che in simili casi di anormalità c'è una tendenza a sviluppare il diabete, e questo aumenta mangiando la carne. Commentando i pericoli nel mangiare la carne magra, Hindhede disse: “Noi abbiamo provato anche a vivere di sola carne. Ma dopo esserci nutriti di carne magra, cotta o arrostita, tre volte al giorno, In soli tre giorni stavamo così male che nessuno di noi volle continuare. Quale fu la causa? Dunque, quando gli intestini sono pieni di carne magra, il risultato è la putrefazione, che si manifesta in diarrea e feci maleodoranti. Attraverso questo processo sono probabilmente prodotte delle tossine, che una volta assorbite, causano un avvelenamento. Una dieta di sola carne magra è velenose per l'uomo, non ci sono dubbi su questo".
Hindhede ha condannato anche le uova e il latte con queste parole: “ClO' CHE E' STATO DETTO SULLA CARNE E'VALIDO PER LE UOVA E IN PARTE PER IL LATTE”.

Il beri-beri, lo scorbuto, il rachitismo e la pellagra sono malattie da deficienza, e spesso risultano dal mangiare troppa carne. Tutti i tipi di carne mancano di molti elementi che il corpo deve avere per costruire dei tessuti sani. La carne è molto carente di vitamine e di sali di calce. D'altra parte, la frutta fresca le bacche e le verdure sono ricche sia di vitamine che di sali, e mangiandole si assumono tutte le vitamine e i sali di cui il corpo ha bisogno.
Qualche anno fa uno specialista dello stomaco fece trasalire il mondo della medicina affermando che "l'ulcera dello stomaco è una malattia di chi mangia la carne”. Il cancro dello stomaco e degli intestini ha origine dalla stessa causa - quando non è prodotto dalla vaccinazione o dalla inoculazione.
“Il 75% delle malattie più terribili di cui soffriamo, sono in pratica avvelenamenti causati da cibi non naturali. La natura dice, in un modo che non può essere frainteso, che l'uomo è un animale frugivoro e non carnivoro". - (Alexander Haig M.A.,F.R.C.P.).

Quei mangiatori di carne, che sono troppo deboli per abbandonarne l'abitudine, e quelli i cui dividendi dipendono dall'industria che inscatola la carne, sono sempre pronti a fare una grande pubblicità ad ogni informazione che sembra aiutare la loro causa.
Molte persone credono che per avere forza e vigore è necessario mangiare carne rossa. Sembrano dimenticare che i buoi e gli elefanti prendono la loro grande forza e il sangue dall'erba e dalle foglie, ricche di vitamine, di calcio, di ferro e di altri sali minerali. I deboli, i magri e gli anemici, invece di nutrirsi di fegato di vitello e di olio di fegato di merluzzo, dovrebbero trovare i cibi vitali nel regno vegetale, per la mancanza dei quali il loro sangue sta morendo di fame e il loro corpo si sta ammalando.

Le informazioni relative al rischi nel mangiare la carne, dovrebbero essere sufficienti a ridurre di molto il consumo della carne. Ma se i rischi si limitassero solo a quanto scritto sopra, l'argomento sarebbe di così poca importanza da ricevere poca attenzione da parte nostra.
E' stato recentemente dimostrato da Moore, nei laboratori di Fisiologia di Harvard, che una dieta di carne causa un'accelerazione dei battito cardiaco sorprendente per velocità e durata.
Dopo un pasto di carne, l'aumento dei battiti cardiaci va regolarmente dal 25 al 50% sopra il livello rispetto al digiuno, e persiste, in soggetti sperimentali, da 15 a 20 ore, raggiungendo un totale di molte migliaia di battiti in più.
Moore mostrò che un pasto di proteine causa un sovraccarico di lavoro per il cuore, che è paragonabile, in estensione, all'attività totale del cuore di due o tre ore; ciò ha portato Moore ad affermare che una dieta con molte proteine è incompatibile coi riposo cardiaco.

La carne, scendendo nello stomaco e nelle budella dell'uomo, è come se giacesse sotto il sole estivo al margine della strada, e ciò di certo causa danni maggiori di quanto sia mai stato detto o scoperto.
Uno dei prodotti della carne decomposta è l'urina, e non ha importanza se la carne si è decomposta nello stomaco, nella pentola o dal macellaio. I prodotti secondari della carne decomposta passano nel sangue dei consumatori di carne, e devono essere filtrati ed eliminati dai reni come uno scarto velenoso, che serve solo ad indebolire il corpo e a logorare i reni, portando al morbo di Bright e ad altre malattie renali.

La carne, scendendo nel tratto digestivo che è di una bellezza teatrale, dipinto con tutti i colori di una bambola di cera, forma uno dei veleni più mortali che i chimici abbiano mai conosciuto, e dà al respiro un odore nauseante che si tenta di correggere masticando caramelle e gomme profumato. Il dentista dica che il cattivo odore proviene dal denti malati, mostrando quanto abbia ancora da imparare.
Quando il sangue diventa così contaminato da questi veleni, la pelle viene in suo soccorso e, in un processo di emergenza, crea un'eruzione; i dottori possono definirla morbillo, varicella, eczema, e così via, e cercano di "curare la malattia” con altri veleni sottotorma di farmaci e sieri.
Non c'è da stupirsi se il grande Metchnikoff, dopo una vita di studi sull'argomento, abbia dichiarato che la putrefazione alimentare sia responsabile della morte prematura, che è causa di tutte le malattie, perchè questi pericolosi veleni passano dal canale alimentare nella linfa e nel sangue, e da questi sono condotti in tutto le parti dei corpo - il fegato, i polmoni, i reni, il cuore e il cervello.

L'origine di tutte le malattie giace nella putrefazione alimentare, disse Metchnikoff. Qual è il rimedio sicuro? La rimozione della causa, non l'uso di farmaci, sieri e bisturi.
Molti studi sperimentali hanno indicato che mangiare carne causa la nefrite cronica. Il professor Newburg, dell'università dei Michigan, ha dichiarato che una piccola porzione di proteine della carne, come il 20%, porta ad un logoramento dei reni.
Le esigenze dell'ultima guerra sono servito a dimostrare il valore di una dieta poco proteica. Maiali e bestiame furono uccisi in Europa con lo scopo di conservare le provviste di cibo, e le popolazioni si nutrirono per un certo periodo soprattutto di frutta e verdura. Il risultato fu una riduzione di un terzo della mortalità, oltre a una grande riduzione delle malattie. Alcune malattie come il diabete, l'obesità, la gotta, i disturbi digestivi, i problemi dei fegato e dei reni e altre malattie dei l'alimentazione sparirono quasi completamente.
La gente rovina la propria salute mangiando carne, poi paga i dottori per farsi curare i sintomi che provengono da questo abuso. Molti medici ignorano la causa che si nasconde dietro i sintomi di alcune malattie, perché anche loro mangiano liberamente la carne come molti dei loro pazienti, e soffrono e muoiono prematuramente per la stessa "malattia”.

venerdì 21 novembre 2008

Obama? Gioire con prudenza, molta

Paolo Barnard – 6 novembre 2008
http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=52

Obama Presidente. Rallegramenti, ma non abbiamo già visto questo film?
Circola ora un’euforia incontrastata, particolarmente qui in Italia, per le speranze che Obama presidente significhi un ritorno a politiche ‘illuminate’, qualcosa di più progressive, più di sinistra addirittura, una ventata di luce dopo gli otto anni di tenebre neoconservatrici in America e nel mondo. Questa aspettativa eccitata si è diffusa a pioggia, e come al solito è divenuta dogma acritico per una massa enorme di cittadini italiani di centrosinistra e sinistra propria, con ogni sorta di congettura declamata entusiasticamente dai soliti ‘informati’ commentatori di quell’area. Viva Obama, il mondo cambierà, è il coro. Ma non abbiamo già visto questo film?

Era il 1992, e il volto era quello fresco di Bill Clinton che ci annunciava l’uscita da ben dodici anni di buio Repubblicano, e anche allora registrammo l’esultanza di mezzo mondo. Ma che ne fu di quelle speranze? Furono devastate dall’ex governatore dell’Arkansas, la cui presidenza toccò punte persino di infamia, oltre a non discostarsi se non cosmeticamente dal lavoro dei falchi di Reagan. Leggerete più sotto.

Bisogna rimanere calmi e tentare di essere obiettivi osservatori della Storia. Non possiamo discostarci dal fatto che è stato eletto un presidente degli Stati Uniti d’America, che è la potenza egemonica in guerra permanente- una guerra spietata sui fronti militari, economici e diplomatici - per la propria sopravvivenza come tale. Che è un Paese dove un centrosinistra, o persino qualcosa di vagamente tale, non esiste. Gli Stati Uniti di oggi sono retti al vertice dall’alternanza fra due forze di destra conservatrice, che si differenziano per dettagli minori di politica interna, e per dettagli evanescenti in politica estera. La retorica dei proclami sui palchi è una cosa, la realtà di governo di una simile macchina nel contesto del mondo moderno è un’altra.

Obama è un nero, d’accordo, ma coi neri d’America, col loro colore, stile di vita, linguaggio, e condizione sociale ha ben poco in comune. Innegabile il primato di un nero alla Casa Bianca, ma guardiamo oltre, per favore. E la prima cosa che si osserva è che un’attenta lettura del programma di Barak Obama lascia una sorta di vuoto mentale e nessuna idea precisa. Dalla Sanità alla politica estera, dall’economia alla scuola, veniamo trascinati attraverso una serie di proclami talmente generici da produrre un unico possibile interrogativo: ma che significano in pratica? Soprattutto, a voler essere un poco più precisi, dove sono le risposte del senatore Obama ai temi più cruciali della politica americana, ovvero ai temi più vergognosi della sua politica estera? E cioè: lo strapotere delle lobby economiche e di quella ebraica nelle stanze che contano a Washington, che il suo programma solo vagamente tratta; la politica scellerata oltre che immorale sul Medioriente, all’insegna di un incredibile sistema di due pesi e due misure nei rapporti con Israele/Emirati/ArabiaSaudita e a sfavore di chiunque altro; il sostegno americano alla repressione in Colombia, che nel nome della lotta alla droga sta assassinando la società civile attiva di quel Paese, e la rapina storica che le multinazionali statunitensi pretenderebbero di perpetrare ancora su milioni di campesinos in miseria, per giungere alla continua interferenza americana negli affari interni di tutta l’America Latina; la vergogna dell’embargo economico contro Cuba; il dramma dell’abbandono sanitario di 44 milioni di cittadini statunitensi che invocano (assieme a milioni di altri) un sistema sanitario nazionale gratuito basato sulla tassazione pubblica, e non mezze misure dove al centro stanno comunque le solite compagnie assicurative; il problema degli accordi di libero scambio commerciale che stanno uccidendo masse di posti di lavoro negli USA mentre creano posti di lavoro da schiavi nei Paesi aderenti (sempre Terzo Mondo); la fine del balletto vergognoso del rispetto selettivo delle regole internazionali che Washington adotta come politica standard da 50 anni, e cito le regole del WTO, del NPT, della Biological Weapons Convention ecc., e il rispetto delle sentenze delle corti internazionali come la Corte Internazionale di Giustizia, o il Tribunale Criminale Internazionale, o ancora il rispetto delle Convenzioni di Ginevra e dell’Habeas Corpus; il ritiro della presenza militare americana dall’Iraq intesa come ‘ritiro’, e non la farsa del ritiro di truppe spicciole che lasciano però sul terreno le più sofisticate basi militari americane al mondo; la Guerra al Terrorismo, come mezzo per la disseminazione di quelle basi in posti chiave per le risorse necessarie all’America; la fine delle leggi liberticide che l’amministrazione Bush ha passato con la scusa della Guerra al Terrorismo; la stagnazione degli stipendi medi americani da oltre 30 anni e la povertà a livelli scandalosi per il Paese più ricco del mondo, che non beneficeranno certo di qualche taglio alle tasse o donazione per un gran totale di 50 miliardi di dollari, mentre il budget per la difesa rimane di 700 miliardi di dollari l’anno; l’esplosione di una finanza speculativa fuori controllo che tiene oggi tutto il Pianeta sotto la spada di Damocle di 540 mila miliardi di dollari in prodotti derivati che fluttuano all’impazzata e senza controlli, una bomba atomica sotto ogni letto di ogni cittadino del mondo. E sono molti altri i temi pressanti su cui Obama ha detto da troppo poco a sostanzialmente nulla.

La terza, drammatica falla nel clima di euforia per l’ascesa di Obama alla Casa Bianca è la gioia per il ritorno a Washington della miglior tradizione dei ‘nuovi Democratici’, come se la parola Democratici in sé fosse automaticamente sinonimo di qualcosa di diverso dalla destra, di un vento fresco e rigeneratore per l’America e per il mondo. Non lo è, e non lo è stata finora. Infatti, si può tranquillamente asserire che le presidenze Democratiche del dopoguerra hanno rappresentato la continuità dell’imperialismo all’estero e della ‘guerra ai poveri’ interna propria dei Repubblicani. La spiegazione per la diffusa inconsapevolezza di quanto ho appena affermato è duplice: da una parte la geniale capacità dei più noti presidenti Democratici di ‘vendere’ all’opinione pubblica le stesse porcherie della controparte (e peggio) con tale garbo da intontire i più; in secondo luogo, la solita farsa dei grandi media compiacenti-silenti, coi loro giornalisti asserviti.
Concludo. Bisogna rimanere calmi, e usare lo strumento del raziocinio e dell’esperienza. Abbiamo un presidente Democratico d’America, bene. Il passato ci insegna che questo di per sé non significa nulla di meraviglioso, anzi. Il presente ci suggerisce che la nuova svolta è, per ora, solo retorica e disgiunta dalla realtà. La realtà è che abbiamo un presidente dell’America, cioè un uomo il cui primo compito è di preservare la sua egemonia nel mondo e il suo stile di vita, entrambi “non negoziabili”. Ciò ha sempre avuto, ha, e avrà costi orrendi, non v’è scampo, se non nella fantasia degli ingenui. Felici per Obama, ma prudenza.

lunedì 17 novembre 2008

Come se non bastasse la recessione... i politici si alzano lo stipendio

Il Parlamento ha votato all'UNANIMITA' e senza astenuti (ma va?!) un aumento di stipendio per i parlamentari pari a circa ¬ 1.135,00 al mese. Inoltre la mozione e stata camuffata in modo tale da non risultarenei verbali ufficiali. STIPENDIO Euro 19.150,00 AL MESE STIPENDIO BASE circa Euro 9.980,00 al mese PORTABORSE circa Euro 4.030,00 al mese (generalmente parente o familiare) RIMBORSO SPESE AFFITTO circa Euro 2.900,00 al meseINDENNITA' DI CARICA (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00) TUTTI ESENTASSE +TELEFONO CELLULARE gratis TESSERA DEL CINEMA gratis TESSERA TEATRO gratisTESSERA AUTOBUS - METROPOLITANA gratis FRANCOBOLLI gratis VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis PISCINE E PALESTRE gratis FS gratis AEREO DI STATO gratisAMBASCIATE gratis CLINICHE gratis ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis ASSICURAZIONE MORTE gratis AUTO BLU CON AUTISTA gratisRISTORANTE gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per Euro 1.472.000,00). Intascano uno stipendio e hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in parlamento mentre obbligano i cittadini a 35 anni di contributi (per ora!!!) Circa Euro 103.000,00 li incassano con il rimborso spese elettorali (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti), più i privilegi per quelli che sono stati Presidenti della Repubblica, del Senato o della Camera. (Es: la sig.ra Pivetti ha a disposizione e gratis un ufficio, una segretaria, l'auto blu ed una scorta sempre al suo servizio) La classe politica ha causato al paese un danno di 1 MILIARDO e 255 MILIONI di EURO. La sola camera dei deputati costa al cittadino Euro 2.215,00 al MINUTO !! Far circolare.......si sta promovendo un referendum per l' abolizione dei privilegi di tutti i parlamentari............ queste informazioni possono essere lette solo attraverso Internet in quanto quasi tutti i massmedia rifiutano di portarle a conoscenza degli italiani......

venerdì 14 novembre 2008

La truffa della Provincia di Roma....

Pagato il bollino verde, signor Rossi? Il signore Rossi risponde: Della macchina? l'omino mandato a fare controlli a casa dalla Provincia di Roma risponde seccato: il bollino verde non blu, e' per la caldaia!!!! Il signor Rossi: e che cosa e' questo bollino verde? l'omino: bisogna pagare 8 euro ogni 2 anni per la caldaia per rimborsare i nostri controlli!!! pero' se lei non lo ha pagato allora le tocca pagare 80 euro! Il signor Rossi incredulo: Ma e' una multa??? Sta scherzando?? Nessuno mi ha avvertito!!! L'omino: L'avrebbero dovuto avvisare le persone addette alla manutenzione, cribbio. Comunque non e' una multa ( bugia enorme e mega truffa), signore, e' solo una soluzione unica di pagamento!!!
Morale della favola: Hanno tolto il pagamento dell'ICI ed adesso hanno inventato i controlli dell'avvenuto pagamento del bollino verde della caldaia, consapevoli di fare CASSA perche' costringono a pagare 80 euro per mancato pagamento di un bollino verde ignoto a molti cittadini e tenuto ben nascosto di proposito!!!
L'ennesima truffa delle istituzioni!!!! Complimenti ai politici ladroni!!!!!!

mercoledì 5 novembre 2008

Gli arbitri di Calciopoli per le sconfitte del Napoli

Cronaca 4 Novembre 2008 Fonte: Pianeta Napoli

Dondarini e Rocchi sono gli unici due fischietti in attività sotto processo per frode sportiva

Gli arbitri di Calciopoli per le sconfitte del Napoli Il Napoli ha perso in due occasioni in questo campionato, a Genoa ed a Milano. In entrambe le partite gli azzurri sono usciti sconfitti immeritamente anche e soprattutto per le decisioni assurde assunte dai due fischietti Dondarini e Rocchi. Si potrebbe parlare di arbitro incapace nel caso di Dondarini reo di aver negato agli azzurri ben due rigori o di ammalato di sudditanza psicologica come il Sig. Rocchi che ha arbitrato a senso unico a favore dei milanisti. Davvero irritante la sua gestione del match, una gestione dei cartellini nettamente sfavorevole agli azzurri, per non parlare del rigore fantasma concesso al Milan e quello clamoroso su Cannavaro non fischiato nel recupero. In realtà sarà una coincidenza ma Dondarini di Finale Emilia e Rocchi di Firenze sono gli unici due arbitri in attività che sono sottoposti ad un processo per calciopoli con l´ imputazione di frode sportiva, il processo come è noto si svolge proprio a Napoli, grazie al coraggio di alcuni valenti magistrati napoletani che hanno avuto l´abilità di scoperchiare il marcio del nostro sistema calcio.

Nonostante questi due signori unitamente al guardalinee Griselli di Livorno, anche egli ieri in terna con Rocchi a Milano e già protagonista nell´ aver convalidato alla seconda giornata un gol alla Fiorentina in netto fuorigioco al San Paolo, dovranno essere giudicati da un giudice ordinario per un reato comunque perseguibile a norma dell´ ordinamento statutario, il designatore Collina e il presidente dell´ Aia Gussoni hanno ritenuto di tenerli in rosa e di mandarli ad arbitrare normalmente in serie A come se nulla fosse accaduto. Quali le ragioni di questa scelta?

Gianluca Rocchi e Paolo Dondarini sono stati infatti prosciolti dalla giustizia sportiva nella scorsa estate. Ma su quelle stesse carte, i giudici di Napoli hanno deciso di rinviarli a giudizio. A questo punto si pone un problema. Premettendo che nessuno sta accusando i due arbitri di colpevolezza – e ci guarderemmo bene dal farlo – viene da chiedersi il perché di questa discrepanza fra giustizia sportiva e giustizia ordinaria. Se le carte sono le stesse, come è stato possibile arrivare a due decisioni tanto distanti? Forse, sarebbe stato opportuno tenere da parte i due arbitri nell’attesa di una decisione del Tribunale di Napoli sulla loro sorte giuridica. Che cosa succederebbe, infatti, se i giudici partenopei giudicassero Rocchi e Dondarini colpevoli? Entrambi hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato, una forma procedurale che non è un patteggiamento e nemmeno un´ammissione di colpa: è solo un processo dove si esaminano soltanto le carte presentate dai pm e le memorie dei difensori. Quindi niente testi e niente dibattimento, verrà deciso tutto in camera di consiglio sulla base di quanto raccolto in sede di udienza preliminare.

A Collina ed al " virgulto" Gussoni è bastato l´ assoluzione in sede di giustizia sportiva per ritenere che i due fischietti al pari dell´ assistente Griselli siano abilitati ad arbitrare. Detto che sarebbe stato d´uopo fermarli in attesa di una decisione definitiva in sede di giustizia ordinaria, che è comunque superiore e comprende la piu´ specialistica e superficiale giustizia sportiva, è davvero infelice e provocatoria la scelta di designare i due arbitri rinviati a giudizio dalla procura di Napoli per dirigere le partite degli azzurri. Non vogliamo credere alla malafede dei due fischietti, nè al sadismo di Collina di volerli mettere in difficoltà, di certo questi due signori quando hanno arbitrato il Napoli lo hanno fatto in modo poco sereno, ne hanno combinate di tutti i colori danneggiando in modo decisivo la squadra di Reja e compromettendo con decisioni davvero poco felici le sorti degli incontri contro il Genoa e Milan. Ora ci chiediamo sono solo coincidenze? Lo statista Andreotti ha dichiarato che: "Spesso a pensare male si fa peccato, anche se poi spesso si indovina..." Vero Collina? Vero Gussoni?
(luigi giordano)

La clessidra dell'informazione

I giornali incassano un miliardo di euro all’anno dallo Stato. Si tagliano i fondi alle Università e li si regalano ai Mieli, ai Mauro, ai Ferrara, ai Polito, ai Feltri. La lista è lunghissima, ma quanti sono i mantenuti foraggiati dalle nostre tasse. La libertà di esprimere l’opinione dei loro editori è possibile grazie ai contributi dell’operaio o della pensionata. I cittadini non lo sanno, ma una parte di Giuliano Ferrara è di loro proprietà. In altri tempi, per i finanziamenti, si poteva invocare la libertà di stampa, ora si può solo celebrare la libertà di disinformazione. A spese nostre. Sono fantastici. Solo da noi i servi anticipano il pensiero del padrone. Perché le aziende possono fallire e Il Riformista o Libero devono ricevere dei sussidi di Stato?
Una buona notizia. Finalmente. La stampa sta morendo. Il costo della carta, delle redazioni, la diminuzione degli incassi pubblicitari e la possibilità di navigare on line sposta ogni giorno un granello di informazione dai giornali alla Rete. E’ una clessidra che non si può fermare. Il primo quotidiano nazionale americano a chiudere i battenti e a trasferirsi sulla Rete è, notizia di questi giorni, il “Christian Science Monitor” di Boston. Ha più di cento anni di storia e sette premi Pulitzer in organico. Non è l’ultimo arrivato, ma è il primo a migrare. Gli altri seguiranno. Il New York Times e il Wall Street Journal entro un paio d’anni. Nel frattempo Obama vince le elezioni grazie alla Rete, ai fondi raccolti on line direttamente dagli elettori, Un miliardo di dollari con 100 dollari medi di donazione. Risponderà agli americani, non alle lobby delle armi e del petrolio che hanno finanziato Bush. Non alla Fiat, a Mediaset o a Benetton.
On line le regole cambiano. The Huffington Post è il blog politico più influente d’America. Molto più della maggior parte dei quotidiani e dei canali televisivi. Ha solo 42 giornalisti in organico e vive di accessi spontanei. Più persone lo leggono, più incassa attraverso la pubblicità. Se pubblica il falso, chiunque può smentirlo in Rete.
La versione on line dei quotidiani italiani è sempre la stessa. Tra corriere.it, repubblica.it o la stampa.it qual è la differenza? La testata? Sembrano tante marche di detersivi. Diversi ingredienti, gli stessi padroni.

domenica 2 novembre 2008

Calciopoli continua...................

Credevate che Calciopoli fosse finito????????? Allora eravate solo poveri illusi!!!!!!!
Guardate l'arbitraggio di Milan-Siena con un rigore inventato di sana pianta!!!!!!L'amante del calcio direbbe: "Be' tutti gli arbitri possono sbagliare!"
Si diceva che sotto i riflettori di Milan-Napoli l'arbitro non avrebbe potuto farla tanto sporca!!!!!!!!!!!!!Il Dio Nano della Provvidenza è intervenuto anche in questa partita di San Siro.Falli fischiati solo a favore del Milan, espulsione facile di Maggio e ciliegina sulla torta il capolavoro di un rigore inventato è dire poco...forse anche fuori area....Complimenti al Milan cosi' sanno vincere anche squadrette di parrocchia....E' scritto chiaramente che dopo 4 anni di magra senza vittorie il Dio Nano vuole far vincere al Milan l'ennesimo campionato scandolo!

mercoledì 29 ottobre 2008

La Grande crisi del 2008: ciò che la gente non sa

di Fabrizio Zampieri, economista ed analista finanziario
fabrifinanz@hotmail.com – 27 ottobre 2008

Stiamo subendo da circa un anno e mezzo una crisi economica e finanziaria che non ha avuto eguali per dimensioni e diffusione prima d'ora. E tutti sono convinti abbia avuto origine negli Stati Uniti e dagli States sia poi giunta al resto del mondo. Ebbene tale disastro è nato in Gran Bretagna, nella City e, nello specifico, all'interno di numerose società di ingegneria finanziaria. Dobbiamo tener presente che il 90% dei prodotti finanziari, buoni ma soprattutto non buoni, viene studiato e progettato presso queste società finanziarie/bancarie.
In questo caso, la causa dei principali mali del mondo è rappresentata dai cosiddetti strumenti derivati, denominati CDO e CDS.

Tali strumenti non sono altro che mutui immobiliari "impacchettati" e trasformati in obbligazioni. Quindi, grazie a questa operazione di "cartolarizzazione" (trasformare in carta un mutuo) tutte le principali Banche hanno potuto vendere a chiunque e all'esterno i debiti immobiliari dei loro clienti. Naturalmente il vantaggio delle Banche stava proprio nel fatto che potevano ottenere ulteriori profitti da queste obbligazioni strutturate: infatti, chi acquistava un'obbligazione garantita da un mutuo immobiliare prestava una certa quantità di denaro per un certo periodo di tempo ricevendo un interesse, garantito dai pagamenti rateali di chi aveva realmente sottoscritto il mutuo.
Si parla anche di mutuo "subprime"per indicare che questo è effettivamente un mutuo a rischio, detto in termini tecnici NINJA (No Income, No Job or Asset = Nessun Reddito, Nessun Lavoro stabile o Garanzia Finanziaria).

Praticamente, il circuito partiva dalle Società di ingegneria finanziaria che progettavano il prodotto, proseguiva poi con le Banche Commerciali (quelle che erogavano i mutui ai clienti) che impacchettavano i mutui e vendevano le obbligazioni alle Banche d'Affari o le collocavano direttamente sul mercato. In questo modo si creava una sorta di circolo vizioso con l'entrata di continua liquidità derivante dalla vendita delle obbligazioni strutturate, liquidità utilizzata per sostenere richieste di nuovi mutui e finanziamenti, e nuovamente per emettere altre obbligazioni strutturate.

Iniziata con gli Stati Uniti (a parte la progettazione avvenuta nella city di Londra) questa prassi è divenuta comune sia in Asia che in Europa tantoché pochissime Banche, anche europee, sono immuni da questo fenomeno.
E questo giochetto, che ha portato enormi profitti "facili" nelle casse delle Banche è andato avanti per anni, sostenuto anche dal continuo sviluppo del mercato immobiliare americano, con aumenti costanti del numero delle case costruite (esiste anche un indice economico basato sul numero dei nuovi cantieri) ed ovviamente con gli aumenti dei prezzi. Ciò ha portato inesorabilmente alla creazione di una bolla speculativa, che è esplosa, negli Stati Uniti, circa un paio d'anni fa, causando insolvenze, mancati pagamenti e rimborsi parziali delle rate dei mutui di massa. Ricordiamo che in America i mutui vengono, almeno venivano concessi ai cittadini con richiesta di minime garanzie e per importi del 100-130% dell'immobile oggetto del mutuo.

Si è assistito quindi al blocco dell'aumento del prezzo delle case e successivamente al suo crollo, non ancora terminato.
Immaginate ora cosa può essere successo dal lato delle note obbligazioni legate ai mutui subprime: chiunque detenesse nel proprio portafoglio questi titoli ha iniziato a venderli precipitosamente, ma con difficoltà perché ormai erano privi di garanzie (i clienti non pagavano più le rate), i prezzi erano scesi profondamente, e le quotazioni furono sospese.
A seguito di questa crisi, diverse Banche americane dichiararono fallimento o pesanti insolvenze (Lehman Brothers, Merril Lynch, AIG, Fannie Mae, Freddie Mac, Mutual Washington, ecc...), costringendo il Governo e la Fed (Banca Centrale Americana) ad interventi di sostegno e salvataggio mediante enormi iniezioni di liquidità.

E veniamo all'ultimo atto, ovvero all'approvazione da parte dell'Amministrazione Bush, naturalmente in collaborazione con la Fed , del pacchetto di misure d'emergenza mediante la costituzione di un mega fondo pubblico da 700 miliardi di dollari (si stima però che il vero "buco" si attesti intorno ai 1.500 miliardi di dollari), che avrà la funzione di raccogliere, per il prossimo biennio, questi titoli finanziari "tossici", ormai privi di mercato e detenuti dalle Banche Usa. L'obiettivo è senz'altro quello tentare di stabilizzare i mercati finanziari, dai quali poi dipende la sorte di tutti gli altri settori economici.

Ora gli effetti, come sempre, partendo dagli Usa stanno arrivando anche in Europa dove molte Banche hanno acquistato e rivenduto ad altre Banche, Sim, Gruppi Assicurativi, Fondi Pensione, Amministrazioni Pubbliche (Stati, Regioni, Province e Comuni), Gruppi Industriali, le obbligazioni strutturate sui mutui subprime. Immaginiamo quali potranno essere le conseguenze dell'azzeramento di valore di queste obbligazioni per i Fondi Pensione o per le Amministrazioni Pubbliche, e quindi per la collettività, che le detengono nel proprio portafoglio...
In Europa, però, non c'è ancora alcun accordo su un eventuale piano di salvataggio comune.

Anche l'Italia non è immune da tale situazione negativa ed i principali Gruppi Bancari (Unicredit, e prossimamente anche Intesa ed MPS) iniziano ora a far uscire comunicati stampa con i quali si dichiarano notevoli difficoltà finanziarie legate al possesso e alle perdite causate da questi titoli (obbligazioni strutturate e derivati). E' proprio di questi giorni l'annuncio dell'Amministratore Delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, relativo ad un prossimo aumento del capitale sociale della Banca necessario per far fronte a tali problematiche. E pensare che lo stesso Profumo, fino a pochi mesi fa, intervistato, continuava ad affermare che era tutto sotto controllo, i fondamentali erano più che buoni e la Banca da lui condotta non aveva certo da temere nulla (forse non aveva detto tutta la verità); nel frattempo il valore del titolo ha perso oltre il 50%.

E questa possiamo definirla la cronaca della nascita e sviluppo della nuova crisi finanziaria del 2008.
Ma, al di là della mera e tecnica cronistoria, mi sembrano doverose alcune considerazioni, alle quali vorrei lasciare la risposta ai lettori:

- è giusto che il conto di tale disastro finanziario sia poi pagato dai cittadini?;

- è giusto che la maggioranza della Comunità ripiani il conto salato causato da una minoranza di avidi, ricchi, egoisti, imbroglioni, bugiardi e ladri?;

- è giusto che i veri autori di tale "truffa" finanziaria legalizzata (i nomi sono sempre quelli delle principali Banche d' Affari Usa e delle Banche Commerciali loro complici americane, asiatiche ed europee), alla fine escano impuniti con il benestare delle principali Autorità Governative e di Controllo?;

- è giusto che gli amministratori di queste note Banche d' Affari e Commerciali, dopo aver causato un tale dissesto mondiale, semplicemente si dimettano dalle loro cariche e se ne escano con liquidazioni di 30-40-60 milioni di dollari ciascuno?;

- è giusto che all'interno delle più alte cariche governative e degli organi di controllo siedano personaggi provenienti da queste famigerate Banche d' Affari? (l'esempio emblematico è il caso di Henry Paulson, Ministro del tesoro Usa, con patrimonio personale stimato intorno ai 700 milioni di dollari e, guarda caso, proveniente da Goldman Sachs; ma ricordiamo anche Mario Draghi, oggi Governatore di Banca d'Italia, proveniente dalla stessa Banca d'Affari, e lo stesso Romano Prodi, ex Primo Ministro del Governo Italiano e proveniente sempre dalla stessa Banca...);

- è giusto che le società di Rating, che dovrebbero essere degli Enti imparziali e super partes, ma che invece sono in collusione con queste Banche d'Affari, applichino giudizi e punteggi positivi a queste obbligazioni e a quelle delle Banche amiche pur non avendone i requisiti? (ricordiamo che le obbligazioni di Lehman Brothers avevano AAA, ovvero il massimo punteggio di affidabilità e, nella sola Italia, i risparmiatori truffati possessori di tali titoli si stima siano oltre 300.000).

Inoltre, un nuovo pericolo è all'orizzonte sul sistema finanziario Usa, e successivamente in Europa: il rischio fallimenti relativamente ai rimborsi legati alle carte di credito.
E' infatti sempre maggiore il numero di clienti che non riescono a far più fronte ai pagamenti, in un'unica soluzione e rateali, sulle carte di credito. E forse non tutti sono a conoscenza che, nei giorni scorsi, mentre al Congresso Usa si votava il piano di salvataggio di Paulson, è stata approvata, sempre dal Congresso, una Legge a favore dei detentori di carte di credito, in difficoltà nei pagamenti, che impedisca alle Compagnie Finanziarie e assicuratrice di alzare indiscriminatamente gli interessi retroattivamente, senza preavvisare la clientela. Dopo le segnalazioni di migliaia di clienti, la stessa Federal Reserve ha dovuto ammettere che queste rappresentano pratiche "ingannevoli".
Ed i numeri di tale fenomeno non sono per niente incoraggianti: nel solo 2007 ed inizi 2008 il tasso delle insolvenze è aumentato in maniera vertiginosa e si stima che circa 2.5 milioni di cittadini rischiano il fallimento personale.

mercoledì 22 ottobre 2008

Economia delle banche

Patrizio di Cursi – Ascensione Globale - 20 ottobre 2008
Tratto da www.signoraggio.info

I media concentrano l'attenzione sul valore di listino di un titolo o di un indice e parlano di denaro che brucia se i prezzi dei titoli scendono.
Il problema non è il prezzo di listino e il denaro non brucia. Ciò che accade è che gli scambi di titoli avvengono a prezzi più bassi del normale. Quindi il denaro non brucia ma passa di mano semplicemente, lasciando traccia aggregata nel listino. In ogni transazione c'è un compratore e un venditore. Uno che ci guadagna e uno che ci perde. Insomma il denaro va nelle tasche di qualcun altro.

Nei casi di mercato al ribasso ci si arricchisce appropriandosi di titoli in caduta libera. Nel caso di un mercato al rialzo si vendono i titoli acquistati a prezzi stracciati. Quindi parlare di roghi di moneta è una cavolata. D'altronde il valore delle aziende, in particolare di quelle che non fanno né finanza né banca, non è determinato dai corsi di borsa, ma dai valori economico-patrimoniali che nulla hanno a che fare con la volatilità di questi giorni. Teoricamente un'azienda ben capitalizzata e che dà profitti può tranquillamente fregarsene di vedere prossime allo zero le sue azioni.

Assistiamo ciononostante ad una disinformazione generalizzata. Gli effetti della quale sono stati: furti legalizzati di denaro risparmiato; incontri internazionali per vedere come aumentare il controllo dell'economia; l'intervento dello stato nella banca e nella finanza.
Su quest'ultimo punto c'è da riflettere. Non sono gli stati i proprietari e quindi i responsabili delle banche: perché allora spetta a loro garantire che non falliscano, immettere liquidità nelle banche meno virtuose? Gli stati hanno donato la sovranità monetaria e la politica monetaria proprio al sistema bancario. Non mi sembra che nei momenti difficili di uno stato una banca si sia mai ripromessa di garantire tutti i risparmiatori dal fallimento di uno stato.

Presupposto: lo stato si finanzia con le tasse che paghiamo (diciamo che il 50% del reddito nazionale va a finire in tasse). Secondo presupposto: usiamo una moneta che è emessa dalle banche. Terzo presupposto: lo stato come collettività e i singoli cittadini sono indebitati col sistema bancario. Quarto presupposto: il risparmio accumulato dalle famiglie è nelle mani delle banche che lucrano già abbastanza per la gestione del risparmio. Quinto presupposto: lo stato ha un debito pubblico da cui non può liberarsi e che aumenta giorno per giorno.
Nonostante tutto questo, gli Stati hanno deciso di aiutare le banche. Da quando un debitore si permette il lusso di "prestare" soldi al creditore? Un debitore si libererebbe prima del debito che ha accumulato. Invece gli stati prendono soldi a debito o dalle tasse per aiutare le banche.

Il risultato di questi prestiti facili da parte degli Stati è l'impoverimento delle nazioni. Meno "cash" per lo stato e per le famiglie. Lo stato si mette a fare politica monetaria. Lo stato dimentica l'economia reale e l'insegnamento keynesiano da un lato e ripudia l'economia di mercato.
In Italia si dice che viviamo in un sistema misto tra economia sociale ed economia di mercato. In questi giorni si sta decidendo di sostenere sempre di più le banche. Niente mercato niente welfare, ma economia delle banche.

Gli utili idioti

Tratto da http://etleboro.blogspot.com/ - 20 ottobre 2008

Banchieri, dirigenti di gruppi bancari ed industriali sono ormai d'accordo per l’ennesima truffa, per arrivare a nazionalizzare un debito creato dalla speculazione. Le Banche non hanno più banconote e l'emissione del denaro "a debito" per coprire i buchi delle società di speculazioni è ormai al limite, mentre nel frattempo cominciano a fallire gli Stati. Ma chi ha fatto scatenare questi ingranaggi e perchè il suo obbiettivo è quello di far cambiare l'economia mondiale? (Foto: Wall Street, il 24 ottobre del 1929)

Questa crisi finanziaria, di dimensioni sproporzionate, non è una crisi vera e propria, ma una situazione indotta di emergenza per indurre gli Stati a farsi carico del grande debito delle Banche. Dietro le parole del Presidente del Consiglio Berlusconi si nascondono delle importanti verità, che gli italiani non possono sapere, e che sono ineluttabili. Banchieri, dirigenti di gruppi bancari ed industriali sono ormai d'accordo per l’ennesima truffa, per arrivare a nazionalizzare un debito creato dalla speculazione, e non certo dai cittadini comuni che non sono riusciti a pagare il loro mutuo. Rispetto all’ammontare delle transazioni per prestiti e mutui - pur concessi a fronte di una riserva frazionaria minima, inferiore al 2% - le manovre speculative interbancarie sono di gran lunga superiori. Intendiamoci, i bilanci delle Banche hanno al loro interno attività e riserve, spesso costituite da titoli e collaterali emessi ( o garantiti) da altri Gruppi bancari, e ancora derivati speculativi, nonché movimenti interbancari non sempre trasparenti. Allora, che non ci vengano a raccontare che le persone non pagano i loro debiti, perché sono le imprese e i piccoli risparmiatori ad alimentare questo circuito vizioso.

Sorge dunque il dubbio su dove vadano a finire i soldi dei Banchieri, delle pensioni, degli investitori, perché a sentir parlare loro sembra che siano state inghiottite dal crollo delle Borse. I mercati valutari non sono inceneritori, ma sono delle sale scommesse, che si reggono sulla base del meccanismo domanda-offerta, per cui se qualcuno perde denaro, automaticamente l’altro li guadagna, ma il denaro non sparisce. Si arricchiscono i più forti tra i furbi, e soccombono gli illusi, ossia coloro che credevano di ingannare il cervellone del "casinò".
La manovra speculativa serve dunque a far uscire allo scoperto gli "idioti utili", quelli che servono al sistema per far cadere altre lobbies, diffondendo il panico e inducendo tutti a correre agli sportelli per ritirare i loro soldi. Mentre tutti guardano crollare le borse - come se ne capissero qualcosa - il Governo si riunisce d’urgenza per emanare un "decreto che viene definito di precauzione", ma comunque un forte senso di paura si diffonde tra la gente.

Purtroppo gli Italiani non devono sapere che quel 98% della riserva frazionaria non esiste più, e che il mercato immobiliare cadrà a picco, mentre altri vedranno vendere la loro casa senza che se ne accorgano. Gli italiani non devono sapere che non potranno più riavere i loro risparmi in liquidi, e che tutto dovrà viaggiare elettronicamente, come deciso da organizzazioni come Transparency International che "combattono la corruzione" con la monetica e l’anti-riciclaggio. Le Banche non hanno più banconote e l'emissione del denaro "a debito" per coprire i buchi delle società di speculazioni è ormai al limite, mentre le multinazionali invisibili hanno il controllo dei porti e delle merci, e comandano cargo e transazioni tramite dei pc. Nel frattempo cominciano anche a fallire gli Stati. L'Islanda ha dovuto assumere oggi il controllo della principale banca del paese, e ha portato a termine la terza nazionalizzazione di un istituto di credito in pochi giorni. Ha sospeso tutte le negoziazioni di borsa mentre il sistema bancario del paese corre il "rischio bancarotta". La crisi finanziaria sta infierendo su questa Isola, le cui banche si sono espanse all'estero, gli investitori hanno garantito alti rendimenti sulla valuta islandese per poi finanziare l’economia locale. La Banca Centrale Europea non può ( o non vuole) aiutare l’Islanda, che contratta con la Russia un prestito d'emergenza. Un ciclone che si è abbattuto in pochi giorni sul piccolo Stato dell’Islanda, che è solo il primo di una lunga lista, tra le economie occidentali più deboli.

Una crisi vero o falsa che sia, è pur sempre una crisi, ma chi ha fatto scatenare questi ingranaggi e perchè il suo obbiettivo è quello di far cambiare l'economia mondiale? Per oro, diamanti, petrolio? Oggi c’è qualcosa che vale molto di più, anche se nessuno vuole ammetterlo, ed è il nuovo meccanismo economico, l'accesso alla rete e al sistema. Vitale come lo sono i porti per le merci, l’etere è l’autostrada dei dati e delle transazioni, delle informazioni e degli scambi. Sicuramente viviamo in un'epoca talmente storica che non ce ne rendiamo neanche conto. Noi siamo la generazione che sta per cambiare l'umanità, e sta scrivendo un capitolo importante della storia, in cui il nostro controvalore viaggerà lungo strade di aria ionizzata. Questa è la direzione in cui stiamo andando, un nuovo millennio. Ci sono forze che spingono masse indistinte a ricoprire il ruolo degli "idioti utili", per scatenare, al loro comando, le sommosse e così nuove manipolazioni, per ottenere consensi su provvedimenti impopolari. Ricordate che l'11 settembre, tutto il mondo è stato ingannato, e oggi le potenti lobbies, gli invisibili, hanno scatenato la più grande "balla economica mondiale", che cade sempre sulle spalle degli "utili idioti" che vi abboccano, perchè sono egoisti e avidi. Una crisi, dunque, che punirà chi, inconsciamente, è al soldo della manipolazione del secolo

martedì 14 ottobre 2008

Resisti Saviano...........!!!

Roberto Saviano sarà ucciso dalla camorra entro Natale
Ottobre 14, 2008

A denunciare l’intenzione del clan del casertano - oggetto di ampia parte del best-seller Gomorra di Roberto Saviano - è stato un agente di polizia giudiziaria, che ha riportato all’Antimafia una notizia di ‘”seconda mano”. Hanno stabilito una data, come stessero scrivendo il loro “romanzo” nero dei conti da regolare. Stavolta i padrini che dirigono il gruppo stragista del clan dei casalesi avrebbero deciso persino un termine per distruggere la vita di Roberto Saviano. È quanto avrebbe rivelato alla direzione distrettuale Antimafia di Napoli un ufficiale di polizia che a sua volta aveva avuto la “soffiata” dal “superpentito” Carmine Schiavone, cugino e omonimo del capoclan dei Casalesi, soprannominato Sandokan. L’uomo ha fatto sapere che a ridosso di Natale dovrà scattare la tragica vendetta contro lo scrittore; “troppo caos ha provocato quel libro. Saviano verrà ucciso insieme alla sua scorta”. Secondo la Repubblica l’informazione sarebbe attendibile e il Corriere della Sera aggiunge informazioni dettagliate sul piano per uccidere Roberto Saviano.
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RICORDATE EMILIO FEDE POCHE SETTIMANE FA COSA DICEVA DI ROBERTO SAVIANO E DELL'INUTILITA' DELLA SCORTA A LUI DEDICATA ??

SE VOLETE INVIARGLI UN VOSTRO PENSIERINO GENTILE:
REDAZIONETG4@MEDIASET.IT

mercoledì 8 ottobre 2008

Le banche e la politica cialtrona

Fonte: Blog di Beppe Grillo

Se cammino per la strada la gente mi ferma e mi usa come un consulente finanziario. Hanno letto i miei post sull’economia e mi trattano da profeta. Io sono solo un ragioniere. L’economia, in fondo, è semplice. Il disastro era davanti a noi, lo si sapeva. Chi, in Italia, era nei posti chiave non poteva non sapere, il problema è che taceva e si occupava d’altro. L’otto luglio a Piazza Navona ho parlato di economia, dei rischi che stava correndo. I giornali e le televisioni hanno riportato solo le gravi e inaudite offese a Napolitano che ho chiamato Morfeo. Leggetevi il discorso. Tra le altre cose affermavo:
“Abbiamo uno dei debiti pubblici più grandi del mondo: 1.647 miliardi di euro. Ogni anno aumenta di 80 miliardi per gli interessi. Solo a marzo abbiamo pagato 23 miliardi di interessi sul debito. Nel 2008 chiuderanno 300.000 aziende. 300.000! E le altre piccole aziende sono in mano alle banche con dei debiti che arrivano a 780 miliardi di euro. Non fallirà solo lo Stato. Falliranno le banche...”
Io, un comico deriso dai politici e da giornalisti servi, parlavo di economia mentre loro si dedicavano a:
- Impronte ai Rom
- Lodo Alfano
- Abolizione delle intercettazioni
- Comitato di vigilanza Rai
- Alitalia (già venduta mesi prima a Air France)
- Legge blocca processi
- Abolizione dell’ICI
- Prostitute nelle strade
- Rete4.
Chi ci sta portando sull’orlo dell’abisso deve fare un passo avanti e buttarsi di sotto. Veltrusconi, in fondo vi conviene, meglio gettarsi da soli che essere lanciati.
Banche e politica sono la stessa cosa. Se un banchiere a capo della più grande banca, forse la più solida e patrimonializzata, del Paese si rifiuta di soccorrere Telecom pagandola 2,8 euro quando ne valeva 1,5 o di entrare nella farsa del salvataggio di Alitalia, allora va educato. Se poi lo stesso banchiere si confronta più volte con Geronzi, presidente del consiglio di sorveglianza di Mediobanca, allora Profumo va punito. Unicredit con il titolo a picco, forse nazionalizzata. “Per poterti mangiare meglio, Italia mia”.
Ps: Il capolinea sta arrivando. Ripeto: il capolinea sta arrivando.

domenica 5 ottobre 2008

Crack bancari: crisi del Sistema o fallimento controllato?

Marcello Pamio - 19 settembre 2008
Fonte: www.Disinformazione.it
Quello che purtroppo (o per fortuna?) era stato previsto da anni si sta verificando.
Il Sistema Economico sta letteralmente crollando sotto il peso di debiti, speculazioni, investimenti forsennati e satanici, oppure è arrivato l’occasione e la possibilità di destare le nostre coscienze?
Importantissime banche come Citigroup, Bear Stearns, Lehman Brothers e Merrill Lynch, tanto per citare solo qualcuna, hanno fatto un triste epilogo. La Lehman è fallita e ha già chiesto l’amministrazione controllata (ex articolo 11), la Merrill Lynch è invece stata salvata, o per meglio dire, acquistata dalla Bank of Amerika.

Richard Fuld, il padre-padrone della Lehman (quarta banca d’affari statunitense) esce da questo crack in piedi: “dal 1993 fino al 2007 ha conseguito tra stipendi, bonus, stock options la meravigliosa cifra di 466 milioni di dollari”[1]. Cifra questa di tutto rispetto, ma non completa, perché bisogna sommare la buona uscita di 22 milioni di dollari, maturata prima del fallimento bancario! Non male, vero?
Dall’altra parte Stanley O’Neal, ex numero uno di Merrill Lynch lascia il suo prestigioso ufficio con una pensione da 161 milioni di dollari[2], e questo dopo aver creato una voragine da 40 miliardi di dollari.
Il mega boss della Citigroup, Chuck Prince, si è intascato invece 68 milioni di dollari, e l’ex presidente di Bear Stearns, Jimmy Cayne soli 60 milioni di dollari.[3]

La cosa interessante e che si ripete ogni qualvolta una azienda crolla e/o fallisce, i manager escono sempre a testa alta e con le tasche piene di denaro. Denaro dei contribuenti
Per esempio la Lehman ha creato un buco nero di oltre 639 miliardi di dollari, il maggiore crac della storia economica americana (oltre dieci volte il già gigantesco buco della Enron), e nonostante questo Richard Fuld esce con decine di milioni di dollari.
Questo dovrebbe farci riflettere…

Ecco l’elenco dei più grandi crac della storia moderna:
1) Lehman Brothers (639 miliardi)
2) Worldcom (103,9 miliardi)
3) Enron (63,4 miliardi)
4) Conseco (61,4 miliardi)
5) Texano (35,9 miliardi)
6) Financial Corp. of America (33,9 miliardi)
7) Refco (33,3 miliardi)
8) IndyMac Bancorp (32,7 miliardi)
9) Global Crossing (30,2 miliardi)
10) Calpine (27,2 miliardi).

La questione importante però è un’altra.
Le banche che chiudono i battenti sono il segnale che il Sistema sta crollando o invece anche queste rientrano in manovre occulte da parte di coloro che operano dietro le quinte?

Osservando gli azionisti di Lehman Brothers risultano delle cose molto interessanti:
AXA (9.46%);
FMR Corporation (5.69%);
Citigroup (4.5%);
Barclays Plc (3.92%);
State Street Corporation (3.1%);
Morgan Stanley (3.1%);
Mellon Financial (1.9%);
Vanguard Group (1.9%);
Deutsche Bank AG (1.4%), ecc.

Vediamo gli azionisti di Merrill Lynch:
FMR Corporation (4.8 %);
Barclays Plc (3.5%);
Janus Capital Corp. (2.9%);
Citigroup (2.6%);
AXA (2.40%);
State Street Corporation (0.12%), ecc.

Tutti questi azionisti si possono scremare ulteriormente perché per esempio State Street Corp. è controllata dal gruppo Barclays (quindi Rothschild) della City di Londra.
In pratica le due banche crollate (Lynch e Brothers ma anche tutte le altre) appartengono a quei due gruppi che controllano realmente l'economia planetaria: il ramo statunitense dei Rockefeller e quello europeo dei Rothschild: le due ali dello stesso avvoltoio (o aquila calva del Grande Sigillo statunitense).

Nomi di casate storiche ebraiche che si possono citate solo nei libri e/o articoli sul complottismo ma sono invece tabù nella carta stampata o in televisione. Chissà come mai…
Quindi il crollo di grosse banche potrebbe rientrare nel cosiddetto “fallimento controllato”.
Per quale motivo lascerebbero fallire delle proprie aziende?

Lo sfruttamento del Mercato avviene spesso attraverso le cosiddette “Branch” (rami, derivazioni), che vengono create ad hoc per raggiungere determinati obiettivi. Questo ovviamente fino all’esaurimento.
Quando il mercato è stato spolpato ed è divenuto sterile, si chiude la filiale, creata per tale scopo, e gli utili vengono spartiti tra di loro.[4]
Il buco lasciato? Non ci sono problemi: paga Pantalone, cioè il cittadino suddito!

La Lehman Brothers ha dichiarato fallimento, come una qualsiasi azienda che non vuole pagare i suoi creditori.[5] Più semplice di così: quasi 700 miliardi di dollari di debito che sarà rimpinguato dal Governo (con la tipografia ufficiale Federal Reserve) e quindi dai sudditi.
La Merrill Lynch, Fannie Mae e Freddie Mac (le due società con un portafoglio di circa 6000 miliardi di dollari in mutui ipotecari) e le altre idem.
Questo “fallimento controllato” però non riguarda i grossi Imperi che stanno dietro le quinte, ma le “Branch”, cioè i rami collegati, che come in botanica si possono potare quando diventano marci e inutili.

In pratica bruciano i soldi nostri per poi ributtarsi nella mischia come lupi assatanati alla ricerca di nuovi mercati da sbranare.
Dall’altra parte, grazie a questi crash controllati, possono far legiferare ai loro camerieri (politici) leggi che stringono ulteriormente le libertà individuali di tutti noi, e che non sarebbero mai passate altrimenti.
Certamente faranno saltare altre banche d’affari, d’investimento, assicurazioni, società mutualistiche (la prossima sarà AIG, American Internationale Group, la più grande società di assicurazioni del mondo, anche se verrà salvata in extremis dal governo): 1929 docet.
Di una cosa però in tutto questo scenario i Burattinai non hanno tenuto conto: tale crisi sistemica dei mercati e delle finanze, pur se controllata, avrà sempre la funzione pedagogica di far prendere coscienza a molte persone di tutto questo Sistema e anche delle possibili soluzioni.

Coscienza che il Sistema è in metastasi e che non potrà quindi avere una vita lunga con le cure allopatiche odierne: iniezioni di liquidità, stampa di moneta, chirurgia bancaria, ecc.
Coscienza che il denaro è un mezzo e non un fine, e che possiamo acquistare (merci e prodotti) SOLO perché NOI lo accettiamo (il denaro).
Un pezzo di carta, un foglietto, uno “Sconto che cammina”, uno Scec, per fare solo dei piccoli esempi, hanno lo stesso valore del denaro: basta accettarli!
La vera guarigione avverrà nel momento in cui si passerà da un Sistema luciferico centrato nel dio denaro e nel potere dell’uomo sull’uomo, ad un Sistema dove invece è l’Uomo al centro e il collante l’Unione e la Solidarietà.

I Grandi Manipolatori possono far crollare decine di banche, piazzare l’esercito nelle città, installare videocamere e microfoni ovunque (cose che stanno realizzando), mettere in ginocchio milioni di persone, far esplodere la bolla immobiliare, ma non possono proprio far nulla a livello di Coscienza Individuale.
Su questo terreno i Rothschild, Rockefeller e tutti gli altri possono solo stare a guardare…(e con invidia).
[1] “Richard ‘Gorilla’ Fuld vale 466 milioni di dollari”, Marco Mairate, http://new.bluerating.com/protagonisti/59-il-fatto/1280-richard-gorilla-fuld-vale-466-milioni.html
[2] Idem
[3] Idem
[4] “Le branch e il fallimento controllato delle multinazionali”, Etleboro Italia, http://etleboro.blogspot.com/
[5] Idem

"Tenete lontani i cellulari dai bambini: aumentano il rischio cancro al cervello"

I primi a dover diminuire l'uso dei telefonini – fanno sapere gli studiosi della Pennsylvania – dovrebbero essere i bambini, il cui cervello è ancora in fase di crescita.
Tratto dal sito http://www.tecnicadellascuola.it del 24 luglio 2008 a firma di Alessandro Giuliani

Notizie allarmanti dall’Università di Pittsburgh: i telefonini andrebbero sempre utilizzati con parsimonia e con gli auricolari. Una precauzione da adottare soprattutto dai giovani, i cui organi sono ancora in crescita. Le conclusioni risultano completamente diverse rispetto ad altri studi, ma se i ricercatori della Pennsylvania dovessero avere ragione tra qualche decennio potremmo pentirci amaramente di aver guardato con indifferenza a quell’80% di under 18 che non si stacca mai dal cellulare (nemmeno a scuola e quando dorme).

Continuano a alternarsi gli esiti di approfonditi studi sui rischi per il cervello derivanti dall’uso dei telefoni cellulari: la versione stavolta è in chiave allarmistica e proviene da uno dei più importanti centri di ricerca per il cancro americani, l’Università di Pittsburgh. Qui i ricercatori hanno paragonato i cellulari a una vera e propria roulette russa per la salute: proprio per evitare l’aumento di rischi di tumori al cervello i telefonini, in pratica, andrebbero sempre utilizzati con parsimonia e possibilmente con gli auricolari. I suggerimenti si spingono verso situazioni sinora mai considerate, come quella di non usare i cellulari in luoghi pubblici ristretti, come gli autobus, per non mettere a rischio le persone vicine.

Ma la raccomandazione più grande riguarda ancora una volta i più giovani: “i primi a dover diminuire l'uso dei telefonini – fanno sapere gli studiosi della Pennsylvania - dovrebbero essere i bambini, il cui cervello è ancora in fase di crescita”. Una conclusione, che se confermata nel tempo da altre analoghe, potrebbe cambiare i costumi di vita degli under 20 di mezzo mondo (quello tecnologicamente avanzato). Lo scorso 9 luglio il guru mass-mediologo Derrick de Kerckhove ha affermato, durante una conferenza sui “Nativi digitali” (i giovani nati dal 1993 in poi), che durante un’ampia ricerca svolta in Canada per Motorola è emerso come l’80% dei ragazzi con meno di 18 anni non si stacchi mai dal telefonino, lasciandolo acceso e pochi centimetri anche mentre dorme.

Ed anche in Italia le cose non vanno molto meglio: una recente indagine, chiamata “Minori e telefonia mobile”, condotta dal Centro studi minori e media di Firenze, in scuole elementari, medie e superiori di 20 città e di 10 regioni italiane, su un campione di 2.264 studenti e 1.541 genitori, è emerso che già alle elementari 8 alunni su 10 possiedono almeno un telefonino: ma la cosa forse più sconvolgente è che alle superiori l'80% lo tiene sempre acceso in classe anche durante le lezioni (anche a dispetto della Direttiva n. 104 del ministero della Pubblica Istruzione del 30 novembre scorso).

Statistiche che dovrebbero riflettere far riflettere ancora di più alla luce dell'allarme lanciato dal direttore dell'istituto oncologico dell'università statunitense, Ronald Herberman, che in una lettera ai membri dell'università ha riportato alcuni studi preliminari e tuttavia non ancora pubblicati, dimostrerebbero la pericolosità dei telefonini. Herberman ha spiegato che anche se la scienza impiegherà anni prima di dimostrare la connessione tra la malattia e l'uso dei cellulari, gli utenti dovrebbero cominciare da subito a prendere delle contromisure.
Le considerazioni del centro di ricerca vanno prese sul serio non solo per la sua comprovata serietà scientifica, ma anche perché formulate in una città, Pittsburgh, che dopo essere stata considerata per anni una “la città dell’acciaio” per la forte presenza di industrie di questo genere, viene oggi definita come il “cuore pulsante delle telecomunicazioni in Pennsylvania”.

La teoria sconfessa quelle pubblicate finora, che hanno escluso qualunque rischio concreto derivante dall'uso dei cellulari. L'università dello Utah aveva ad esempio concluso all'inizio del 2008, dopo aver analizzato vari studi sull'argomento, che non è dimostrabile nessun incremento nel numero di tumori al cervello dovuto all'uso di cellulari. Alla stessa conclusione sono arrivati anche altri studi condotti al di fuori degli Stati Uniti, come in Francia e Norvegia.
Per i ricercatori dell’Università di Pittsburgh sia i dati scientifici che le caricature su internet non cambierebbero lo stato delle cose: "Anche se controversi - ha detto il direttore del centro di ricerca universitario - siamo convinti che ci siano dati sufficienti per prendere delle precauzioni nell'uso dei cellulari".

venerdì 3 ottobre 2008

La bufala campana

Cronaca 2 Ottobre 2008 Fonte: Napolipress - Youtube - RaiNews 24

L´assalto al treno per Roma sarebbe stato solo una montatura, un´esagerazione giornalistica

Vi proponiamo un servizio andato in onda sul canale satellitare RaiNews 24, secondo cui l´assalto al treno per Roma sarebbe stato solo una montatura, un´esagerazione giornalistica.
Il giornalista Enzo Cappucci ha raccolto le tesimonianze di un sindacalista della Polizia, Tommaso Delli Paoli, del giudice Antonello Ardituro e del giornalista austriaco Jacob Rosenberg, che si trovava a bordo del treno e che smentisce categoricamente che i vagoni siano stati devastati.



lunedì 29 settembre 2008

Stretto da morire. Di Cancro.

La relazione tra reggiseno e cancro al seno
di William Thomas
Link alla pagina originale Traduzione a cura di Stefano Pravato per www.disinformazione.it

Se non lo avete già bruciato negli anni ‘60, potreste volervelo togliere ora. "Il reggiseno causa il cancro al seno. E’ lampante," afferma il ricercatore medico Syd Singer.
I coniugi Singer si sono dedicati all’investigazione sul cancro al seno nel 1991. Il giorno in cui la moglie, Soma, scoprì un nodulo al proprio seno, il team di ricerca del marito stava esaminando gli effetti della medicina Occidentale fui Figiani. Sotto la doccia, Syd aveva notato che le spalle e i seni di Soma erano segnati da scanalature rosso scuro. A Syd ricordò la domanda posta alla moglie da una Figiana perplessa a proposito del suo reggiseno: "Non si sente stretta?"
"Devi farci l’abitudine," aveva risposto Soma.
Forse il reggiseno comprimeva il tessuto del seno, si chiese Syd, impedendo il drenaggio linfatico e provocando degenerazione?

Soma decise di smettere di indossare il suo reggiseno. Ma quando Syd cercò nella letteratura medica non trovò nessuna causa nota per il cancro al seno, condizione che nelle donne appare raramente prima dei 35 anni, più frequentemente dopo i 40. I tassi di mortalità più elevati sono in Nord America ed Europa settentrionale, col resto del mondo che si sta adeguando velocemente.
La World Health Organization (Organizzazione Mondiale della Sanità) invoca le tossine chimiche quale causa primaria di cancro. Ma i veleni che si accumulano nei tessuti del seno sono normalmente spazzati dal chiaro fluido linfatico verso i grandi gruppi di linfonodi posti nelle ascelle e nella parte alta del torace. I Singer scoprirono che "essendo i dotti linfatici molto sottili, essi sono estremamente sensibili alla pressione e si possono comprimere con facilità." Una minima pressione cronica sui seni può provocare la chiusura delle valvole e dei dotti linfatici..

"Poco ossigeno e meno nutrienti sono trasportati alle cellule, mentre i prodotti di rifiuto non sono spazzati via," notarono i Singer. Dopo 15 o 20 anni di drenaggio linfatico ostacolato dal reggiseno, può apparire il cancro.
Considerando altri paesi, Soma e Syd rimasero colpiti dalla bassa incidenza di cancro al seno nelle nazioni più povere, pur inondate dai pesticidi ivi scaricati dalle altre nazioni. Non trovarono contadine che indossassero reggiseni push-up. Scoprirono invece che tra i Maori della Nuova Zelanda integrati nella cultura bianca vi è la stessa incidenza di cancro al seno, mentre gli aborigeni australiani non integrati non hanno praticamente cancro al seno. Lo stesso trend si applica ai giapponesi occidentalizzati, ai Figiani e ad altre colture convertite al reggiseno.

Nel loro libro Dressed To Kill: The Link Between Breast Cancer and Bras, (Vestite Da Morire: La Relazione Tra Cancro Al Seno e Reggiseno) i due ricercatori hanno anche osservato che proprio prima che una donna inizi il suo ciclo, gli estrogeni si innalzano, provocando un rigonfiamento del seno. Se la donna continua a indossare un reggiseno della stessa misura, i vasi linfatici salva vita saranno compressi in maniera ancor maggiore. Hanno forse scoperto qual è il vero collegamento tra cancro al seno ed estrogeni?
Le donne senza figli non sviluppano mai del tutto il proprio sistema linfatico pulisci-seno. E nemmeno donne che non abbiano mai allattato. Le donne che lavorano, che indossano il reggiseno quotidianamente e rimandano la gravidanza potrebbero essere quelle più a rischio, avvertono i Singer.

Senza Stato, nè legge...

Riporto la prima parte dell'intervento di Marco Travaglio.
A breve il resto del testo.

"Buongiorno a tutti,
raccolgo un foglio che sto stampando perché mi serve per questo intervento. È stata un’altra grande settimana. A leggere i giornali e a sentire i telegiornali Alitalia è salva! In realtà Alitalia non esiste più, è una società in liquidazione e, come ormai spero si sia capito dopo la puntata di Annozero, è stata regalata a spese nostre a una cordata di strani signori che non hanno alcuna competenza, alcun interesse sui voli aerei, ma hanno molte competenze nei rapporti con la politica e nei favori della politica. Favori attivi e passivi. E di favori ce n’è bisogno alla grande per la nostra classe politica a proposito di quel volo, avete visto, Roma-Scajola-Roma che l’Alitalia garantisce quando Scajola è ministro, quindi anche oggi. Tutti presi dal salvataggio di Alitalia che non è salva perché non esiste più e che ci costerà probabilmente più di tre miliardi di euro, pari al taglio della spesa per la scuola dei prossimi anni. Tagliamo tre miliardi alla scuola e migliaia e migliaia di maestri e dipendenti per andare a pagare i debiti di una società pubblica che viene regalata ai sedici fratelli bandiera.
Tutti presi dai festeggiamenti che invece dovrebbe essere luttuoso e che non era affatto inevitabile se si fosse messa sul mercato internazionale la parte sana di Alitalia, quella che è stata regalata ai sedici furbetti, probabilmente i vettori stranieri come Airfrance, come Lufthansa, come British, avrebbero preferito comprarsela tutta."

sabato 27 settembre 2008

SE LI CONOSCI LI EVITI

La recensione di IBS
«Riciclati, imputati, condannati, fannulloni del nuovo Parlamento ». Così recita il sottotitolo di questo nuovo libro di Marco Travaglio e Peter Gomez, un ben documentato e corposo (oltre 500 pagine) Who’s who della politica italiana. Una lettura espressamente dedicata dagli autori, come si legge nelle pagine iniziali, «a chi sogna una politica pulita. Cioè una politica». I personaggi e protagonisti assoluti della scena sono i nostri parlamentari, appartenenti a tutti gli schieramenti: Destra, Centro e Sinistra, nessuno escluso. Di ognuno di loro Gomez e Travaglio tracciano, con lo scrupolo e l’attenzione che da sempre li contraddistingue, un dettagliatissimo identikit con tanto di fedina penale, assenza e frasi celebri.
Il libro si articola in tre parti. La prima riporta le «nostre liste»: quella dei “buoni”, cioè l’elenco dei parlamentari che, durante la scorsa legislatura, secondo gli autori, «si sono meritati la rielezione per avere lavorato bene o avere bocciato leggi canaglia come l’indulto extra-large e il bavaglio mastelliano ai giornalisti» e la lista dei “cattivi” (variamente articolata in Lista Somari, Lista Libera stampa, Lista Monnezza, Lista Casa nostra), cioè «quelli che sarebbe stato meglio non rivedere più in Parlamento.»
Nella seconda parte compaiono invece le “loro liste”, ovvero le liste dei candidati politici, partito per partito. Un repertorio illuminante che racconta luci e ombre, fatti e misfatti, vizi e virtù di oltre 150 politici che parteciperanno alle prossime elezioni. Tra questi, i due giornalisti hanno individuato e segnalato non solo i nomi su cui pendono condanne penali, ma anche «i fannulloni, i voltagabbana, i cambiacasacca, gli ignoranti, i nemici della legalità e della libertà d’informazione, i corresponsabili dello scandalo della monnezza in Campania, gli amici dei ladri e dei mafiosi che non hanno mai valicato i confini del codice penale, quelli che hanno comparto casa a Roma sottocosto grazie al cognome che portano o alla carica che ricoprono» e molto altro ancora.
Infine, nella terza ed ultima parte, trova spazio un confronto tra l’operato dei due ultimi governi e maggioranze, con un resoconto delle loro “leggi vergogna”, e un riassunto dei programmi dei due partiti maggiori: il Partito democratico e il Popolo della Libertà.
Frutto di un lungo e paziente lavoro di recupero informazioni, ricerche d’archivio, verifica delle fonti, questo ricchissimo dossier di Marco Travaglio e Peter Gomez intende essere un vademecum, senza segreti e senza remore, per tutti coloro che vogliono saperne di più sui politici che si propongono come rappresentanti degli italiani tra i banchi di Montecitorio e Palazzo Madama

giovedì 25 settembre 2008

Dolcemente Viaggiare

Fonte Blog di Beppe Grillo

Ora ci accingiamo a prendere il biglietto di queste straordinarie autostrade, biglietto che poi si pagherà in base a cosa non si è capito bene... se alla qualità del servizio o alla qualità dell'investimento, ma in tutti e due i casi dovrebbe essere gratis. Noi adesso proviamo prendere qualche iniziativa, basta! Ci siamo rotti le scatole di essere presi per il culo. Le autostrade, come ha detto bene Giorgio Ragazzi, l'economista dell'università di Bergamo ha fatto un libro straordinario che vi invito a prendere che spiega cos'è successo con le autostrade, liberalizzate negli anni '90, pagate fino all'ultima lira dai nostri papà dalle nostre mamme, dai nostri fratelli maggiori, date in pasto a questa cricca di finti imprenditori con le pezze nel culo che prendono le concessioni di dieci anni in dieci anni, fissano le tariffe così e noi continuiamo a pagare una cosa che dovrebbe essere restituita ai cittadini come hanno fatto in Germania e in Inghilterra ...

martedì 23 settembre 2008

Gomez Peter; Lillo Marco; Travaglio Marco - Il bavaglio

In sintesi
Il volume racconta come questo governo vuole tappare la bocca ai cittadini e godere di totale impunità. Come sempre, sapere le cose come stanno (come funzionano le intercettazioni e l'immunità parlamentare negli altri Paesi, la ricostruzione della vicenda Mills, le implicazioni delle telefonate tra Saccà e Berlusconi, il testo del lodo Schifani poi Alfano) risulta sempre spiazzante e lascia increduli perché i cittadini sono vittime inconsapevoli del bombardamento quotidiano di false notizie provenienti da molti giornali e tv. Alla fine della giornata è addirittura possibile credere che in Italia il problema principale siano le intercettazioni e i rom. E dimenticare la realtà.
Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda. Il suo compito è additare ciò che è nascosto, dare testimonianza e, pertanto, essere molesto.
(Horacio Verbitsky)

venerdì 12 settembre 2008

Roma-Napoli: INFO NEWS FALSE

La vandalizzazione culturale della notizia

Cronaca 12 Settembre 2008 Fonte: Settimo Potere

L’Italia intera merita la verità. Da nord a sud, l’avvelenamento della cultura fa male e genera stupidi odi razziali

In un’intervista, Alexander Stille, giornalista e scrittore statunitense, dichiarò che “se una cosa non appare in televisione, non esiste”. Forse è stata questa frase a spingermi a vederci chiaro sulle vicende di domenica scorsa, quelle riguardanti l’ormai noto viaggio dei tifosi napoletani dal capoluogo campano alla capitale. O forse Adolf Hitler e il suo “più grande è la bugia, più la gente la crederà”. Fatto sta che credo e sono fermamente convinto della capacità critica dell’essere umano e del suo obbligo morale di sollevare, quando necessario, ogni ragionevole dubbio.

Il dubbio è alla base di ogni futura certezza.

Durante questo articolo, si analizzeranno fatti, si porteranno prove e alla fine si tireranno le somme, cercando di rispondere ad alcune domande:

Sono davvero avvenuti episodi di “guerriglia urbana” domenica scorsa?

E’ stata sensata la scelta di giocare a porte aperte una delle partite più a rischio di tutto il campionato?

E’ giusto punire un’intera tifoseria per i presunti fatti occorsi in stazione e fuori all’Olimpico di Roma?

Se complotto è stato, perché c’è stata una così forte connivenza da parte dei media?

In ultimo, a cosa mirerebbe tutta questa destabilizzazione dell’ambiente partenopeo (inteso come città e squadra)?

Tutto ciò a dimostrazione del corollario di Jost, secondo cui realtà e finzione ormai si intrecciano a tal punto che non è possibile più definirne i confini. E di come i media italiani se ne approfittino.

Domenica 31 agosto è di scena la prima giornata del campionato di Serie A. Inspiegabilmente e sorprendentemente, il Viminale decide di far giocare a porte aperte tutte le partite, senza divieti di trasferta, adducendo a questa scelta motivazioni di tipo fideistico. Suonano un po’ come “ve lo facciamo fare per vedere se fate i bravi”. Come la maestrina dopo la tiratina d’orecchie all’alunno irrequieto.

Una scelta dalle risonanze bibliche. Gesù Cristo tentato dal demonio. Vediamo di quanta fede sei dotato se ti offro denaro, successo, potere.

Che Roma – Napoli fosse una partita a rischio, lo sapevano anche i fili d’erba del campo. D’accordo con le iniezioni di fiducia ma, soprattutto dopo i precedenti degli ultimi anni, la scelta appariva un tantino azzardata. Altro che Gesù e Satana. Qui si tratta di mettere un pedofilo appena scarcerato dopo una condanna per stupro di minore, a lavorare in un asilo nido.

Così ti chiedi: quante misure di sicurezza adopereranno? Chissà quanto la macchina statale farà valere la sua efficienza…

Dopo la partita col Vllaznia di Coppa Uefa, il tifo organizzato partenopeo fa sapere che si muoverà verso la Capitale in treno, ritenuto il mezzo più veloce e sicuro. Infatti, convogliando tutti i tifosi in un’unica direzione, sarebbe stato più semplice anche per le forze dell’ordine tenerli sotto controllo, evitando così scontri con gli ultrà romanisti.

Il venerdì precedente alla partita, gli stessi gruppi organizzati cercano un incontro con i rappresentati di Trenitalia per predisporre un treno speciale per soli tifosi. Misura adottata tante volte negli anni passati, ma che stavolta l’azienda dei treni si rifiuta di accettare. In più, viene diramato un comunicato in cui si consiglia ai tifosi del Napoli di non viaggiare in treno per recarsi allo stadio.

Questa la situazione a quarantotto ore dal match.

Facciamo un balzo in avanti, a domenica 31 agosto, nelle ore successive alla partita. I media lanciano una serie di servizi infuocati in cui si parla di guerriglia urbana, scontri, devastazioni, addirittura sequestri. A quanto pare, il piano sicurezza (quale?) non ha funzionato. Per avere una prova di come i media abbiano trattato la notizia, basta dare un’occhiata ai seguenti link:

http://it.youtube.com/watch?v=I_aNdOZ_EVM&feature=related (Studio Aperto)

http://it.youtube.com/watch?v=aUA35esgjKc&NR=1 (Tg5)

Da notare come le notizie siano state confezionate ad arte. Nel primo servizio, a parlare di danni non è una figura istituzionale, ma il capo della sicurezza di Trenitalia. La figura istituzionale, ossia il questore di Napoli, Antonio Puglisi, dice che loro non andranno sul treno perché “non se ne ravvisa la necessità”. Dichiarazione contrastante con quanto sostenuto dal giornalista di Studio Aperto.

Nel secondo servizio sentiamo la voce fuoricampo dire: “…i cinque ultrà partenopei arrestati alla stazione Termini…”

Pur di forzare la mano contro i tifosi del Napoli, la giornalista falsa un’informazione. Dei cinque arrestati, infatti, tre ultrà sono romanisti e due napoletani. Ma, in quell’atmosfera da caccia alle streghe, accollare tutto alla parte sotto processo è un’occasione troppo ghiotta.

La linea mediatica, dunque, è questa. Il cittadino medio che si affaccia alla tv non potrà che condannare biecamente.

Domanda: dove sono gli scontri, la guerriglia? Strano che i servizi non mostrino scene del genere. Su questo punto torneremo più avanti.

Intanto, Trenitalia diffonde in fretta e furia una stima dei danni: si parla di almeno cinquecentomila euro. Tutto questo alle ore 15.00, quando il treno ancora non si era ancora fermato in stazione.

Domanda: chi ha quantificato la cifra? Se il treno era, a detta dei media, sotto sequestro, com’è stato possibile per il personale di Trenitalia circolare e fare una stima dei danni?

E le immagini dei danni?

A questo link è possibile visionare le foto che circolano in rete. Rari i filmati dell’Intercity Plus dopo la cosiddetta “devastazione”.

http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/cronaca/danni-treno/1.html

Ad essere obiettivi, le condizioni del treno non si discostano molto dalle “solite” in cui versa un Intercity Plus. Sporcizia, cartacce, bagni luridi e sedili strappati non sono una novità. Proprio qualche tempo fa, il 18 agosto scorso, le precarie condizione igieniche della compagnia ferroviaria italica erano tornate alla ribalta. A questo link è possibile leggere integralmente l’articolo in cui si racconta dell’odissea di cinquanta passeggeri da Napoli a Torino e dell’incubo zecche:

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/

Interessante è l’incipit: “Indecifrabili macchie sui sedili, poggiatesta unti e finestrini talmente lerci da non riuscire a vedere fuori. Una mela marcia in un cestino, un paio di boxer sporchi tra i cuscini di una poltrona. E ancora una volta un brulicante carico di cimici”.

Nel marasma mediatico, le notizie si susseguono e si smentiscono. Si parla di cancelli forzati e poi di semplici disordini ai cancelli. Di tifoso napoletano accoltellato negli scontri con i romanisti che poi diventa un “auto accoltellamento”(notizia poi persa nel dimenticatoio).

I tifosi tornano a Napoli e intanto si scrive che hanno assaltato pullman, caricato la polizia e terrorizzato i viaggiatori presenti alla stazione Termini.

I media dedicano un’attenzione quasi morbosa all’evento, soprattutto in considerazione del fatto che, il giorno prima, alcuni interisti avevano devastato un autogrill e, nella giornata di domenica, i torinisti avevano assaltato un pullman di tifosi del Lecce e su questi accadimenti erano state spese pochissime parole.

Ma cosa è successo veramente domenica scorsa?

In base ai resoconti forniti da alcuni tifosi presenti ai fatti e rilasciati a “Notte Azzurra” su Radio Marte, al Tg1 e in molti forum dedicati, uniti ai filmati non istituzionali presenti su youtube, si può tentare una ricostruzione. E con la ricostruzione escono fuori le prime bugie.

Partiamo dalla stazione centrale di Napoli.

Secondo Sky Sport 24, una parte dei tifosi azzurri era presente in stazione già dall’alba, intorno alle sei e trenta. Ciò smonta la teoria secondo cui il treno sarebbe partito tardi perché orde di tifosi si sarebbero accalcate alla stessa ora in prossimità dei binari.

Altro punto su cui i media hanno marciato: i tifosi erano sprovvisti di biglietti. Il questore Puglisi, dopo la partenza treno, ha dichiarato: “I tifosi sono stati controllati da noi uno per uno, sia nella fase iniziale che in quella finale, tutti erano regolarmente muniti di biglietto. Un grande apporto è stato dato anche dai responsabili dei diversi gruppi organizzati. Ci auguriamo che il prosieguo della giornata sia buono e collegato solo ad un evento sportivo.”

Ed ecco crollare il terzo punto, ossia il sequestro del treno. Se Puglisi si è complimentato con i gruppi organizzati, vuol dire che nessuno ha usato violenza contro il resto dei passeggeri. Dai racconti della gente presente quella mattina in stazione, emerge che sono stati bensì i dipendenti di Trenitalia a consigliare di cambiare treno e sono stati persino aiutati a scendere dai suddetti tifosi. Proprio contro la compagnia ferroviaria, il tono del questore di Napoli è sembrato più critico: “Era una giornata particolare per Trenitalia che ha dovuto fare i conti con una disponibilità non immediatamente sufficiente. I numeri non ci hanno aiutato, la capienza non sufficiente subito ci ha creato qualche problema di gestione della folla".

Per motivi di ordine pubblico, a tutti i tifosi – anche a quelli con biglietti per le 9.24 – viene consigliato di partire con un unico treno, l’ormai noto Intercity Plus Modigliani delle 10.24. La capienza di un treno del genere è inferiore ai seicento posti. Nel treno fanno salire più di duemila persone. Si apprende dai telegiornali che vengono aggiunti dei vagoni supplementari, ma sempre troppo pochi in relazione all’incredibile numero di passeggeri. A Sky Sport 24 annunciano che le forze dell’ordine hanno invitato trecento tifosi muniti di biglietto a raggiungere con mezzi diversi la capitale.

Il caldo aumenta e il treno, stracarico, resta fermo per più di due ore nella stazione di Napoli Centrale. L’Intercity Plus Modigliani è ormai diventato un carnaio.

La gente all’interno si lamenta e soffoca. C’è chi sviene, chi chiede un po’ d’acqua. All’improvviso, anche l’aria condizionata va via e i finestrini chiusi fanno diventare l’atmosfera soffocante. Dai racconti rilasciati al Tg1, in ogni scomparto da sei sono chiusi circa quattordici tifosi. Nei bagni si affollano in cinque/sei unità. Gente che ha pagato il biglietto costretta a viaggiare in piedi sulle tazze delle toilette di Trenitalia.

Nitroglicerina a bordo di una vettura da motocross.

Qualcosa cede, si rompe. E’ come voler indossare a tutti i costi una maglia più piccola di parecchie misure. Prima o poi è normale che avvenga lo strappo.

Non si sa se per errore o necessità, ma qualcuno tira il freno d’emergenza in prossimità di una stazione. La gente scende per andare in bagno, abbeverarsi , respirare. Qualcuno ha sfondato dei vetri, l’aria si stava facendo irrespirabile.

Giunti a trenta chilometri da Roma, il treno resta fermo quindici minuti in una galleria. Arriva alla stazione Termini poco dopo le quindici. Chi è sul treno sa che perderà almeno il primo tempo della partita.

Di seguito riporto filmati amatoriali girati in stazione da turisti o osservatori occasionali. Da notare che non si intravede terrore nella gente che li osserva, né avvengono aggressioni o si verificano scene di panico. Ci sono i cori, qualche bengala e poche esplosioni:

http://it.youtube.com/watch?v=h4KQ8mOTV-c

http://it.youtube.com/watch?v=FYOf5SzSnEk&feature=related

http://it.youtube.com/watch?v=w6FuuUx1ULA&feature=related

Le immagini montate ad arte sui Tg nazionali trasformavamo quegli stessi, pochi bengala in incendi devastanti. Notare al minuto 0.35 del seguente filmato:

http://it.youtube.com/watch?v=utlAAv-dd-A&feature=related

A riprova del fatto che si tratta di banali manifestazioni di tifo, notare l’atteggiamento dei tifosi veronesi giunti nella stazione di Napoli Centrale in una delle ultime sfide tra Napoli e Verona:

http://it.youtube.com/watch?v=76UKBs2zws4

Da considerare che indossano elmetti, manco si preparassero ad una guerra, e stringono bastoni, intonando cori di odio contro la città. Nessuno, all’epoca, sollevò alcun tipo di disgusto moralista.

Il viaggio dalla stazione si trasforma in un’altra Odissea e, anche in questo caso, gli scontri latitano. Nessun Tg nazionale è in grado di documentare gli “assalti” ai mezzi di trasporto romano da parte dei tifosi partenopei. Dopo circa quaranta minuti di viaggio in pullman – dai racconti dei tifosi si presume fossero stipati come sardine e obbligati a tenere i finestrini chiusi – si giunge all’esterno dello stadio olimpico. Alcuni hanno pensato che sia stato fatto apposta. In effetti, la distanza tra la stazione e lo stadio è inferiore ai nove chilometri. Considerando che si tratta di un centro cittadino, con una media di 40km/h si poteva raggiungere la meta in poco più di dieci minuti. Anche questo resta un punto oscuro.

All’ingresso, alcuni Tg parlavano di cancelli forzati. Ancora, non esistono immagini a supporto della tesi. Con tante telecamere spianate, pare molto strano, soprattutto quando si è costretti a riprendere corse di alcuni tifosi verso gli autobus e spacciarle per assalti.

La gogna mediatica. Mi viene da pensare che un po’ tutti, dalle istituzioni ai mezzi di comunicazione di massa, si aspettassero la rissa. Scontri, coltellate, spranghe. Non c’è stato niente di tutto questo. Quando hai probabilmente pronto un intero palinsesto sugli scontri tra romani e napoletani, è dura cambiare tutto a un tratto programmazione. Soprattutto se – e a questo punto non è così assurdo pensarlo – ci sono secondi fini.

Perché i media hanno chiesto la testa dei napoletani senza neanche menzionare gli episodi – ben più gravi – che hanno coinvolto interisti, torinisti e leccesi? Perché quando, nel campionato scorso, un pullman di ultrà juventini investì un tifoso parmense nessuno parlò di responsabilità oggettiva, chiusura degli stadi e blocco delle trasferte? Perché la notizia fu subito accantonata? Qualche vetro rotto è più importante di una vita umana? Cos’ha l’Italia di così profondamente malato che la porta ad essere un paese cannibalizzato dalla bassa cultura e da un’informazione a dir poco vandalica?

Maroni ha parlato di pugno duro. Pugno duro per dei vetri frantumati. Qualche settimana fa sono avvenuti, in Italia, due episodi che rappresentano in tutto e per tutto la devianza di questo Paese. A Roma e a Torre Annunziata, due coppie di turisti tedeschi e olandesi hanno subito gravissime violenze da parte di delinquenti. A Roma furono due romeni. Picchiarono l’uomo, violentarono la donna – fracassandole la mandibola e i denti – e li derubarono entrambi. Per bastonarli, si sono serviti delle mazze usate per governare il proprio gregge di pecore. La tolleranza zero di Maroni in quel caso fu la minaccia di firmare un decreto di espulsione. Allontanarli dal Paese giusto il tempo per poi ritrovarceli di nuovo clandestinamente.

Cos’ha il Paese che non va? C’è da credere nel qualunquismo e nei cosiddetti “venti leghisti” per davvero? E’ possibile che Napoli non possa avere una rinascita che subito i media si apprestano ad affossarla di nuovo?

Il calcio a Napoli rappresenta più di un placebo. Secondo alcuni studi sociologici, negli anni ottanta la gente del capoluogo campano era più felice, nonostante i mille problemi. La squadra di calcio andava bene e rappresentava una piccola rivalsa per tutti quei napoletani sparpagliati in tutta Italia. Persino i crimini, gli scippi e le rapine erano in diminuzione. Il calcio ha un potere taumaturgico per questa città, perché cercare di stroncare forse una delle poche cose che ricomincia a funzionare?