sabato 31 gennaio 2009

Per Berlusconi lo scandalo italiano sono le intercettazioni

Fonte: Blog "Il fresco profumo di libertà" http://simoneaversano.wordpress.com/


(ANSA) - OLBIA, 24 GEN - ‘Sta per uscire uno scandalo enorme. Un signore ha messo sotto controllo 350 mila persone’. Lo dice Berlusconi parlando di intercettazioni. Durante un comizio a Olbia, il premier si e’ riferito al caso dell’archivio Genchi. ‘Non dobbiamo consentire che questo sistema possa continuare. Dobbiamo imporre limiti certi, sicuri per i cittadini’. L’archivio del consulente dell’ex pm De Magistris, Gioacchino Genchi, comprende 578 mila record anagrafici utilizzati per i procedimenti Why Not e Poseidon.
(24 gennaio 2009)



Dunque per il Premier sarebbe questo lo scandalo del nostro Paese. Troppe intercettazioni fatte. Troppe persone la cui privacy è stata violata. Soprattutto il mondo della politica è stato colpito in maniera troppo radicale, perchè attraverso l’archivio Genchi, servito per le indagini di De Magistris che poi gli sono state tolte, ma anche attraverso altri archivi ben forniti di dati, moltissimi uomini politici sono divenuti bersaglio dei media e quindi soggetti alla reazione dell’opinione pubblica nazionale.
E’ questo lo scandalo.

Non si guarda più a fondo di così, non si affronta l’altra faccia della medaglia, quella della crisi di una giustizia che non condanna i colpevoli. Si dice che le intercettazioni vanno limitate, e lo si dice da parte del mondo politico quando è proprio al politica ad essere accusata dalle intercettazioni. Non si rileva alcun conflitto d’interesse, non ci si rende conto che non si avrebbe un pieno diritto di parola, perchè in democrazia il controllato non dovrebbe essere mai controllore. Non si rileva che il vero scandalo è quello che è stato perpetrato contro magistrati onesti, e attraverso di loro contro i valori democratici, da parte dell’organo di malgoverno della magistratura, il CSM, resosi supinamente faccendiere di una più ampia rete di affari e collusioni in cui la politica nelle sue alte sfere ricopre la postazione di comando. Lo scandalo sarebbe questo, in realtà. Il fatto che è possibile che venga stretto il collare alla giustizia in violazione di leggi e principi fondamentali del nostro Paese, e tutto ciò con l’avallo degli organi costituzionali che dovrebbero presiedere alla tutela dei diritti dei cittadini proteggendo gli equilibri costituzionali. Tra questi organi che esercitano male o abusano dei loro poteri fondamentali, c’è anche il nostro Presidente della Repubblica, resosi anche lui burattinaio di questo scandalo, gettando su di sè un’ombra fosca che lo allontana dalla democrazia che egli dovrebbe difendere. Un’ombra che però, purtroppo, sono in pochi a vedere. Ancora di meno sono quei cittadini onesti che si stanno attivando per contrastare quell’ombra, la quale intanto diventa sempre più tenebra netta, sempre più buio che avvolge tutto.
Lo scandalo reale è questo, la definitiva ed incontrovertibile confusione tra controllori e controllati, legittimata da un’interpretazione abusiva della nostra Costituzione, e perciò impossibile da contrastare. Chi dovrebbe evitare una simile distruzione democratica fa lo stesso gioco degli assassini, dei politici e degli altri uomini di potere che hanno stretto il sodalizio criminoso che tanto assomiglia alla più nera fusione tra una mafia e una massoneria. Solo i rimanenti cittadini onesti possono evitare un tracollo sempre più incontrastabile. Ma il problema ulteriore è che non si riesce e non si può alzare la voce e venire ascoltati. Qui non resta nessuno ad ascoltare. La corruzione ha già raggiunto un’estensione inimmaginabile.

lunedì 26 gennaio 2009

11 Settembre 2001-Quattro aerei...i conti non tornano

















Appello di Salvatore Borsellino

Appello di Sonia Alfano

Effetti sulla salute umana degli impianti di incenerimento di rifiuti

Effetti sulla salute umana degli impianti di incenerimento di rifiuti:
cosa emerge dallo studio di Forlì
A cura della d.ssa Patrizia Gentilizi, oncologa, Associazione del Medici per l'Ambiente, I.S.D.E. Italia

Abstract
Nelle popolazioni esposte alle emissioni di inquinanti provenienti da inceneritori sono stati segnalati numerosi effetti avversi sulla salute sia neoplastici che non. Fra questi ultimi si annoverano: incremento dei nati femmine e parti gemellari, incremento di malformazioni congenite, ipofunzione tiroidea, diabete, ischemie, problemi comportamentali, patologie polmonari croniche aspecifiche, bronchiti, allergie, disturbi nell’ infanzia.
Ancor più numerose e statisticamente significative sono le evidenze per quanto riguarda il cancro: segnalati aumenti di: cancro al fegato, laringe, stomaco, colon-retto, vescica, rene, mammella. Particolarmente significativa risulta l’ associazione per cancro al polmone, linfomi non Hodgkin, neoplasie infantili e soprattutto sarcomi, patologia “sentinella” dell’ inquinamento da inceneritori. Studi condotti in Francia ed in Italia hanno evidenziato inoltre conseguenze particolarmente rilevanti nel sesso femminile. I rischi per salute sopra riportati sono assolutamente ingiustificati in quanto esistono tecniche di gestione dei rifiuti, alternative all’ incenerimento, già ampiamente sperimentate e prive di effetti nocivi.

domenica 11 gennaio 2009

La politica è morta e l'informazione non sta tanto bene

Fonte: Dal Blog di Beppe Grillo



Antonio Di Pietro ha consegnato le firme in Cassazione contro il lodo Alfano, quello che rende quattro cittadini più uguali degli altri di fronte alla legge. Dal balcone lo osservava Corrado Carnevale. Kriptonite che scaricava le scatole gli ricordava i suoi vecchi amici Falcone e Borsellino. Un milione di cittadini ha firmato contro Veltrusconi. Le firme saranno ora contate e esaminate una per una alla ricerca di un vizio di forma. A questo serve la Cassazione. A contare e a cassare.
Io ho consegnato le vostre firme lo scorso anno per i tre referendum sulla libertà di informazione. Per ognuno erano necessarie cinquecentomila firme. Un numero enorme per un movimento dal basso, senza finanziamenti, senza copertura dei media, anzi con i partiti, i pennivendoli e i loro editori ferocemente contro di noi. Io credevo e credo tuttora che fossero in numero sufficiente. La Cassazione ha eccepito sul numero delle firme e sulla loro validità. Può darsi che abbia perso qualche scatolone per strada, che la registrazione e l’autenticazione delle firme abbia avuto qualche intoppo. Resta il fatto che centinaia di migliaia di cittadini hanno chiesto un cambiamento per una libera informazione. La fine dell’oscena e antidemocratica contiguità tra Mediaset e PDL. Di giornali usati come clave, come strumento di disinformazione di massa. Nessuna risposta da parte di Veltrusconi. Le firme per i referendum e per le leggi popolari sono diventate un fatto burocratico, non politico. La politica è morta se i cittadini per farsi ascoltare sono costretti a firmare per un referendum. E se neppure le firme sono sufficienti cosa rimane? I “nominati” da Veltrusconi (non eletti) in Parlamento dovrebbero porsi questa domanda. Se le istanze dei cittadini vengono ignorate e sbeffeggiate, che cosa ci aspetta? Che cosa li aspetta? Non crederanno veramente che questo status quo possa reggere a lungo...
Da quando Kriptonite Di Pietro ha preso il 15% in Abruzzo e raccolto le firme per far processare lo psiconano insieme a Mills, i giornali di famiglia gli hanno dedicato una copertina al giorno. Gaza city è bombardata? Parliamo degli immobili di Tonino. Obama presenta il piano mondiale contro la recessione? Discutiamo dei fondi neri di Di Pietro. Fecero lo stesso in passato con Bossi, con Fini, con Casini per ricondurli all’ordine. E’ il tempo delle mezzeseghe direttori di giornali.
Non so se farò un altro referendum sull’informazione. Non so neppure se ha più senso un referendum in una partitocrazia bloccata come quella attuale. Se lo farò, sarà per l'abolizione della legge Gasparri e le schede la prossima volta le fotocopierò e le metterò on line prima della consegna in Cassazione.
Ps: gli elicotteri hanno acceso i motori. Ripeto: gli elicotteri hanno acceso i motori.